“Cella 121”, in libreria l’ultimo romanzo di Attilio Sabato
Nel nuovo romanzo del giornalista, la calunnia è la forma estrema del comando. Un ergastolo di dubbi da cui non si evade

COSENZA E’ in libreria “Cella 121”, ultimo libro del giornalista Attilio Sabato. Tutta l’attività letteraria di Attilio Sabato si impernia sul rapporto uomo–potere. Non solo come dinamica sociale, ma anche individuale. Il potere che tiranneggia la comunità, ma anche il singolo. Il potere come comando, ma anche come seduzione che corrompe. Il potere che ora rende aguzzino, ora vittima. Un coltello senza manico, a doppia punta. Il potere che può rinchiudere un uomo di potere in una prigione, senza nemmeno che ne conosca il motivo. È quanto accade al protagonista dell’ultimo romanzo di Attilio Sabato: un politico chiuso in una cella, ignaro della ragione della sua detenzione e di chi stia dietro la congiura che gli ha stravolto la vita. Ecco l’ultima faccia del potere raffigurata da Attilio Sabato: la macchina della calunnia come strategia di comando. Un meccanismo potente come una goccia d’inchiostro in una tazza di latte, che non ritroverà mai più il suo candore. Così il protagonista si ritrova in un labirinto di dubbi e sospetti, la cui uscita non è altro che l’ingresso in un nuovo labirinto. La palla ferrata dell’infamia, di cui sembra impossibile liberarsi. Attilio Sabato sembra dirci, con questo romanzo, che non c’è libertà senza verità e che, quando questa muore, non resta che lo sfiorire dell’identità nell’ergastolo dell’incertezza. Dalla cella 121 non si esce mai.
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato