“Sol and The City”, Gallo: «Settore olivicolo in crescita, Calabria non più ultima della classe»
L’assessore regionale all’Agricoltura fa il punto. «In pochi anni imbottigliamento dall’8% a oltre il 20%»

CATANZARO «Siamo la seconda regione in Italia per produzione olivicola, con oltre 180.000 ettari di superficie ulivetata e un patrimonio straordinario di cultivar autoctone. Negli ultimi anni siamo cresciuti in maniera significativa soprattutto sul piano della qualità e credo che raccontare una Calabria diversa, anche attraverso il settore olivicolo, fosse un obiettivo da raggiungere». Lo ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, all’inaugurazione di “Sol and the City” a Catanzaro. «Questo – ha aggiunto Gallo – è stato possibile grazie a questa manifestazione, per la quale desidero ringraziare ancora una volta VeronaFiere, partner ormai stabile della nostra Regione, non solo per gli eventi che si svolgono a Verona, ma anche per le iniziative realizzate qui in Calabria, fornendoci brand, progettazione, comunicazione e supporto organizzativo. Dopo due edizioni del Vinitaly Calabria, oggi celebriamo anche la prima edizione del Sol Calabria, che vogliamo però far crescere come Sol Sud, con l’ambizione di trasformarlo in una manifestazione di riferimento per tutto il Mezzogiorno. Non solo per l’olio calabrese, ma per l’olio del Sud Italia. Con piacere posso annunciare che già in questa edizione sono presenti aziende di altre regioni, segno di un interesse crescente verso questa iniziativa».
«Calabria non più ultima»
Secondo Gallo «questa fiera arriva in un momento particolarmente favorevole per il comparto, in vista di un raccolto 2025-2026 che si preannuncia importante. Il settore olivicolo sta vivendo una fase positiva: negli ultimi anni si è consolidato, i prezzi sono aumentati anche per dinamiche esterne ai confini regionali, ma soprattutto è cresciuta la reputazione del nostro olio. È aumentato l’orgoglio dei produttori e la consapevolezza che puntare sulla qualità consente di raggiungere mercati capaci di riconoscere e remunerare adeguatamente il lavoro di produttori e trasformatori. C’è ancora molta strada da fare, ma il percorso avviato è concreto. Questa manifestazione – ha quindi detto ancora l’assessore regionale all’Agricoltura – rappresenta un ulteriore passo in un lungo cammino di riqualificazione e di miglioramento dell’immagine della Calabria oltre i confini regionali. Possiamo dire di aver definitivamente abbandonato i panni dell’ultima della classe: l’export regionale è in crescita da oltre quattordici trimestri consecutivi, con aumenti a doppia cifra, trainati in particolare dal settore agroalimentare. Un risultato importante per una regione piccola, ma sempre più capace di affermarsi, soprattutto nel comparto olivicolo».
Gli investimenti
Per Gallo l’evento del “Sol and the City” «è un tassello fondamentale, seppur non l’unico. Negli ultimi anni è cresciuta in modo significativo la percentuale di imbottigliamento e, dopo molto tempo, la Calabria si è dotata di un vero piano Olivicolo regionale. Il comparto olivicolo rappresenta uno dei pilastri dell’economia regionale e richiedeva un’azione strutturata e multidisciplinare. Siamo la prima regione in Italia ad aver adottato un piano olivicolo regionale, realizzato insieme al Crea, l’ente di ricerca del Ministero dell’Agricoltura, che proprio in Calabria ospita la sede nazionale dedicata a questo settore. Inoltre, nel Complemento di sviluppo rurale 2023-2027 abbiamo destinato risorse importanti all’olivicoltura, attivando un bando da 50 milioni di euro per nuovi impianti, espianti e reimpianti, per la meccanizzazione – necessaria anche alla luce della riduzione della manodopera – e per il sostegno ai piccoli frantoi. Abbiamo investito recentemente su oltre cento frantoi calabresi, puntando con decisione sulla qualità, chiedendo ai beneficiari la partecipazione a corsi di assaggio per i titolari e a corsi di molitura per gli operatori. Solo attraverso la qualità possiamo accedere a mercati nuovi e più remunerativi. In pochi anni la percentuale di imbottigliamento è passata dall’8% a oltre il 20%, segno di una maggiore consapevolezza e di un rinnovato orgoglio da parte dei produttori. Parallelamente – ha concluso l’assessore regionale all’Agricoltura – abbiamo avviato un’intensa attività di promozione attraverso il brand Calabria Straordinaria, non solo in ambito regionale ma anche nazionale e internazionale. Qui valorizziamo le nostre aziende, l’olio Igp, il biologico, le Dop, ma anche tutti i prodotti legati al mondo olivicolo: le olive da mensa, i sottoli e, naturalmente, il pane. La Calabria è una terra ricchissima di pani tradizionali, quasi ogni comunità ne ha uno, che si sposano perfettamente con quello che è uno dei piatti più semplici e migliori al mondo: pane e olio. Noi che siamo cresciuti a pane e olio, e non a merendine, possiamo e dobbiamo essere i portavoce di questa grande ricchezza culturale, agricola e identitaria». (a. c.)
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