Nuova legge sullo “spoils system”. Ecco cosa cambia per l’alta burocrazia della Regione
Approvata una norma che dispone in futuro la decadenza dei soli dirigenti “apicali” all’atto di proclamazione degli organi politici

CATANZARO E’ una piccola rivoluzione, ma è comunque una rivoluzione. E come tutte le rivoluzioni è nascosta tra le pieghe di una legge “Omnibus”. Alla Regione Calabria cambia la regola dello “spoils system”, che è il principio della sostituzione dei dirigenti con l’arrivo di una nuova amministrazione regionale. E cambia per effetto di una norma approvata un po’ alla chetichella nell’ultimo Consiglio regionale, norma che in futuro renderà applicabile lo “spoils system” solo ai più alti vertici della dirigenza. Un tema, peraltro, anche attuale visto che proprio ieri la Giunta guidata dal presidente Roberto Occhiuto ha proceduto alla riorganizzazione della macchina amministrativa e burocratica della Cittadella con le nomine dirigenziali.
La vecchia versione
In Calabra lo “spoils system” nasce nel giugno 2005, primi passi della legislatura a guida centrosinistra con Agazio Loiero presidente. La legge regionale 12 del 2005, per la precisone, dispone che “in attuazione dell’art. 50, comma 6, dello Statuto regionale, tutti gli incarichi dirigenziali delle strutture amministrative della Regione Calabria decadono di diritto alla data di proclamazione del presidente della Giunta medesima ed i relativi contratti a tempo determinato cessano di avere efficacia”. Norma molto controversa, peraltro dichiarata anche parzialmente incostituzionale nel 2010, ma rimasta sostanzialmente immutata (e vigente) per tutti questi anni. Per almeno 15 anni, per la precisione, perché l’attuale maggioranza di centrodestra ora ha deciso di porre rimedio al “vulnus” legiferando nell’ultimo Consiglio con una norma contenuta in una proposta di legge “Omnibus”, a firma dei capigruppo di Forza tala, Occhiuto Presidente, Fratelli d’Italia Lega e Noi Moderati. La proposta d legge contiene norme necessarie per evitare impugnazioni del governo, nel rispetto del principio di leale collaborazione istituzionale, ma contiene anche nome più specifiche. E una di queste ultime riguarda lo “spoils system” e la modifica della disciplina del 2005.
La nuova versione
Nella nuova versione infatti si stabilisce che “In attuazione dell’art. 50, comma 6, dello Statuto regionale, tutti gli incarichi dirigenziali apicali delle strutture amministrative della Regione Calabria decadono di diritto rispettivamente alla data di proclamazione del Presidente della Giunta regionale e alla data di insediamento” del presidente del Consiglio regionale e l’Ufficio di Presidenza. All’apparenza non sembrano esserci differenze tra i due testi, ma c’è una parolina magica la cui aggiunta cambia tutta l’impostazione: “apicali”. Parolina magica perché circoscrive l’ambito di applicazione dello “spoils system” disponendo che, in futuro, al cambio della legislatura e della presidenza dell’amministrazione la decadenza scatterà solo per i direttori generali e/o capi dipartimento, non per i dirigenti ordinari. Del resto – è stato evidenziato nella seduta del Consiglio regionale – a richiedere questa specificazione è anche una giurisprudenza ormai consolidata: quella – come detto – della Corte costituzionale per la quale «le Regioni non possono far decadere i dirigenti ordinari per motivi politici, ma possono farlo solo per le figure che collaborano direttamente alla definizione dell’indirizzo politico dell’ente». E anche la giurisprudenza della Cassazione, che già nel 2017, proprio su un caso relativo alla Regione Calabra, sentenziò: «Lo spoils system è legittimo solo in relazione ai cosiddetti incarichi dirigenziali “apicali”, che non attengono a una semplice attività di gestione». Ovviamente, si tratterà di vedere poi la concreta applicazione di questa norma, che naturalmente non vieta a un’amministrazione di rinominare e confermare i dg decaduti. (a. c.)
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