Nefrologia, riattivato a Crotone il servizio per le fistole arterovenose
Il Commissario Calamai: «Risultato che chiude un 2025 di riorganizzazione, recupero di servizi e rafforzamento dell’assistenza nefrologica»

Un anno di lavoro silenzioso, scelte organizzative e recupero progressivo di servizi essenziali trova oggi un riscontro concreto nella Nefrologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Dopo quasi due anni di sospensione, torna infatti pienamente operativo, presso la UOC di Nefrologia e Dialisi, il servizio di confezionamento delle fistole arterovenose per emodialisi, insieme all’ambulatorio dedicato al monitoraggio dell’accesso vascolare. Un risultato di rilievo per l’assistenza ai pazienti dializzati e un segnale concreto del percorso di riorganizzazione avviato dall’Azienda sanitaria provinciale di Crotone nel corso del 2025. Il servizio, affidato al dr. Alessandro Colombo e alla dr.ssa Antonietta Errante, rientra nel percorso di riorganizzazione della rete nefrologica e dialitica regionale previsto dal DCA n. 103 del 31 marzo 2023, che promuove la costituzione di un vascular team all’interno del Dipartimento Interaziendale di Area Centro di Nefrologia. La riattivazione rappresenta un passo importante verso una maggiore integrazione e ottimizzazione delle cure, con l’obiettivo di ridurre la migrazione sanitaria e garantire ai pazienti del territorio l’accesso diretto a prestazioni essenziali, storicamente parte integrante della competenza nefrologica. L’attività è già entrata a regime: una paziente proveniente dall’area di Lamezia Terme è stata la prima a beneficiare del servizio riattivato, grazie al lavoro dell’équipe multidisciplinare della Nefrologia dell’ospedale crotonese. L’intervento è stato eseguito dall’équipe della Nefrologia, composta dai medici e dal personale infermieristico del reparto, tra cui Saverio Audia e Carmela Colacino. «Il ritorno del confezionamento delle fistole arterovenose – dichiara Giuseppe Coppolino, direttore della UOC di Nefrologia e Dialisi – restituisce piena operatività a una pratica fondamentale nella gestione della dialisi e riafferma il ruolo clinico del nefrologo nella presa in carico diretta del paziente. È il risultato di un lavoro di squadra e di una visione organizzativa coerente con la programmazione regionale, orientata alla qualità e alla continuità delle cure». Questo traguardo si inserisce in un 2025 che ha segnato una fase di ricostruzione e consolidamento per la UOC di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Crotone. Dopo anni complessi, caratterizzati anche da una significativa carenza di personale medico – in alcuni periodi ridotto a sole due unità – l’Unità Operativa ha potuto progressivamente ricostruire e stabilizzare la propria attività grazie al supporto del contingente medico cubano, all’ingresso di giovani specialisti che hanno completato il percorso formativo e al costante sostegno della Direzione Strategica e della Direzione di Presidio Ospedaliero. Tra i risultati più significativi dell’anno figura l’inaugurazione del Centro Dialisi ristrutturato di Mesoraca, simbolo concreto della ripartenza del servizio pubblico sul territorio, frutto di un lavoro sinergico tra direzione sanitaria, amministrazione e personale sanitario. Parallelamente, l’attività ambulatoriale ha registrato un incremento delle prestazioni, sia per le prime visite sia per i controlli, consentendo una riduzione delle liste d’attesa e una risposta più tempestiva ai bisogni assistenziali dei cittadini. In controtendenza rispetto al quadro regionale e nazionale, nel territorio crotonese – dove operano esclusivamente i centri pubblici di Crotone e Mesoraca – il tasso di occupazione delle postazioni di emodialisi si mantiene al di sotto del 100%. Un dato che riflette l’efficacia dell’ambulatorio dedicato ai pazienti con Malattia Renale Avanzata (MAREA), che consente un follow-up strutturato per i pazienti in fase pre-dialitica, con l’obiettivo di ritardare l’avvio della terapia sostitutiva o, quando possibile, favorire l’accesso alla dialisi peritoneale. In questo ambito, la UOC di Nefrologia e Dialisi di Crotone si distingue per una percentuale di pazienti in dialisi peritoneale pari al 40%, un valore nettamente superiore alla media nazionale, che si attesta intorno al 10–12%. Un risultato reso possibile dall’impegno della dr.ssa Rosalia Boito, della dr.ssa Sara Pugliese e del personale infermieristico della Nefrologia, che accompagnano quotidianamente i pazienti lungo percorsi terapeutici personalizzati, sostenibili e di elevata qualità assistenziale. Nel corso dell’anno è stato inoltre portato avanti, grazie all’impegno del personale infermieristico della Dialisi, il progetto Dialisi Vacanza, che ha consentito ai pazienti di effettuare il trattamento e soggiornare nel territorio crotonese durante il periodo estivo e anche in occasione delle festività natalizie, favorendo continuità assistenziale e qualità della vita. Nel corso del 2025 è stata inoltre completata la riorganizzazione dell’ambulatorio per l’inserimento in lista trapianto e per il follow-up dei pazienti trapiantati, garantendo continuità assistenziale e un presidio qualificato per la gestione a lungo termine dei pazienti sul territorio. L’attività è coordinata dal dr. Arcangelo Sellaro e dal dr. Davide Mauro, punti di riferimento per la continuità assistenziale dei pazienti trapiantati.
«La riattivazione del servizio per il confezionamento delle fistole arterovenose – dichiara il commissario straordinario dell’ASP di Crotone, Monica Calamai – è una novità importante per i pazienti, ma anche il segno tangibile di un percorso più ampio che ha caratterizzato l’intero 2025 della Nefrologia. Un anno di lavoro fatto di riorganizzazione, recupero di servizi essenziali e rafforzamento delle competenze. Il rientro del dottore Colombo, che in passato aveva scelto di lavorare altrove, conferma che l’Ospedale San Giovanni di Dio sta tornando a essere attrattivo. È un segnale incoraggiante che ci spinge a proseguire con determinazione su questa strada, nell’interesse dei cittadini e della sanità pubblica del territorio».
Il 2025 si chiude dunque come un anno di consolidamento e rilancio per la Nefrologia dell’ASP di Crotone, fondato su competenze, integrazione organizzativa e attenzione costante ai bisogni dei pazienti, restituendo al territorio un servizio pubblico sempre più solido, qualificato e orientato alla presa in carico globale della persona.