Eventi straordinari in Calabria, gli organizzatori esclusi chiedono chiarimenti a Occhiuto
La lettera di alcuni storici esponenti del settore: ostacoli illogici, discrezionalità e arbitrarietà di giudizio lasciato alla competenza di chi esamina i progetti

CATANZARO “Ritenendo inammissibili le candidature più autorevoli, la Regione esclude proprio la Calabria che da anni, almeno in un settore, incanta l’intero Paese. Perché? Ecco, illustre presidente, consapevoli di rivolgerci ad un esperto del settore, siamo certi di trovare comprensione e soluzione. In attesa di un suo riscontro”. Lo scrivono alcuni storici esponenti del settore dei grandi eventi in Calabria in una lettera al presidente della regione Roberto Occhiuto, alla luce della graduatoria provvisoria dell’avviso “Eventi straordinari: la Calabria che incanta”. A firmarla, tra gli altri, Ruggero Pegna, organizzatore di Fatti di Musica, Settimo Pisano, direttore generale della Fondazione Politeama, Sergio Gimigliano, Peperoncino Jazz Festival, Lillo Chilà, Catona Teatro, Gianluigi Fabiano, L’Altro Teatro, Mirko Perri, Color Fest, Nico Morelli, Compagnia I Vacantusi, Fabrizio Cariati, B-Alternative, Giusy Leone, Calabria Fest RAI Tutta Italiana.
“La Calabria nei grandi eventi esiste – scrivono – è inserita e compete con le più grandi realtà italiane. Risultato inimmaginabile in un contesto difficile come il nostro; frutto di visione, lavoro, sacrifici, capacità, creatività, serietà, passione. Da decenni, ormai, è un pezzo importante della Calabria che incanta realmente, che promuove il territorio, che fa cultura, aggrega, richiama flussi di migliaia di visitatori e turisti, catalizza l’attenzione dei maggiori media. Appuntamenti fissi, riconosciuti e attesissimi, la cui sparizione improvvisa sarebbe un immotivato e gravissimo danno per tutti. I bandi regionali, da quando sono arrivati, contribuiscono a sostenere progetti di dimensione nazionale e motivo di orgoglio, che offrono occupazione e ricadute positive di ogni tipo: dall’immagine alla valorizzazione di beni paesaggistici e culturali, all’indotto turistico derivante dalle migliaia di presenze che questi eventi fanno registrare. Purtroppo, però, dalla scrittura del testo, senza alcuna concertazione con le associazioni di categoria che rappresentiamo, fino alle valutazioni finali, notiamo in questa occasione un impegno straordinario a creare ostacoli illogici, oltre a discrezionalità e arbitrarietà di giudizio, lasciato in modo fin troppo aleatorio alla competenza di chi esamina i progetti”.
“Oggi la Calabria – affermano gli organizzatori – grazie al nostro lavoro, che ha pure creato figure tecnico-professionali di caratura assoluta, è esempio di efficienza, capacità organizzativa e gestionale, affidabilità, caratteristiche che in passato non venivano riconosciute alla nostra regione, esclusa dai più prestigiosi circuiti dello spettacolo dal vivo. Lei, giustamente a nostro parere, promuove eventi di grande comunicazione e, quindi, a maggior ragione crediamo che sappia apprezzare il nostro impegno, il nostro lavoro che offre progetti continuativi e diffusi su tutto il territorio e non eventi occasionali. Oggi ci chiediamo: quali sono la logica continuità e la coerenza che anche l’azione politica dà al suo stesso operato, tradendo le sue stesse scelte, se gli stessi principali progetti, i medesimi storici e continuativi organizzatori, vengono addirittura non ammessi a valutazione, adducendo insussistenti carenze di requisiti?”. (Ansa)