Confindustria Cosenza: «Segnali incoraggianti per l’economia, ma il divario resta»
Il presidente Perciaccante traccia il bilancio economico del 2025, evidenziando la crescita di edilizia, agroalimentare e turismo, pur in presenza di criticità strutturali storiche

COSENZA L’andamento congiunturale della provincia di Cosenza evidenzia segnali incoraggianti, pur in presenza di un atavico divario, in termini di prodotto interno lordo, rispetto alle regioni più dinamiche del Paese. È quanto emerge da una riflessione dal presidente di Confindustria Cosenza, Giovan Battista Perciaccante, che ha tracciato un bilancio del 2025 sotto il profilo economico e produttivo. «I dati più recenti – spiega – restituiscono l’immagine di una regione in movimento, capace di esprimere dinamiche positive in alcuni settori chiave dell’economia locale. Tra questi, l’edilizia e l’agroalimentare si confermano comparti trainanti, mostrando una rinnovata vitalità. Da un lato, la filiera delle costruzioni ha beneficiato in maniera significativa delle risorse messe a disposizione dal Pnrr, che hanno stimolato investimenti e cantieri, contribuendo alla tenuta occupazionale. Dall’altro, il comparto agroalimentare ha tratto slancio da strategie orientate all’innovazione, alla qualità delle produzioni e alla valorizzazione delle eccellenze territoriali, favorendo l’espansione degli scambi commerciali e una maggiore presenza sui mercati». «Nel complesso – osserva Perciaccante – pur permanendo criticità strutturali che affondano le radici in uno storico ritardo di sviluppo, il quadro che emerge è quello di un territorio che mostra potenzialità di crescita, chiamato a consolidare questi risultati e a trasformarli in uno sviluppo più stabile e duraturo». «Grazie agli investimenti sugli aeroporti, l’incremento dei voli per diverse destinazioni, una diversa promozione della Calabria – aggiunge – anche il bilancio sul turismo fa conoscere il segno positivo che si riscontra nei dati, in notevole crescita, delle presenze nei principali poli e insediamenti artistico-culturali della provincia di Cosenza. Permane, purtroppo, il fenomeno della fuga dei giovani. Non è solo una questione di numeri, ma una ferita profonda per il futuro della regione. Ogni giovane che lascia la propria terra ricerca in altri contesti le opportunità di crescita, di lavoro, di realizzazione personale. A tutti i livelli è richiesto di adoperarsi per creare le condizioni, gli strumenti, i supporti, le prospettive per costruire il proprio futuro qui». «Impegnarsi per risolvere questo problema – conclude il presidente degli industriali cosentini – significa concorrere a far sì che i ragazzi possano decidere liberamente se restare o partire, non per necessità ma per scelta. Significa offrire formazione di qualità, già oggi assicurata da un ateneo di eccellenza come l’Università della Calabria, possibilità di lavoro dignitoso, spazi per la creatività e l’innovazione, infrastrutture moderne e un ambiente culturale stimolante. Solo così la provincia di Cosenza e la Calabria potranno trattenere i propri talenti e crescere insieme ai propri giovani. Ogni opportunità creata è una possibilità in più che questa terra offre a se stessa per non rimanere indietro».
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