Continuità territoriale dell’aeroporto di Crotone, scontro tra M5s e Forza Italia
Baldino accusa il governo di aver detto no alle risorse per il post-2026, Ferrari replica: «Disinformazione a danno dei cittadini crotonesi»

CROTONE Botta e risposta tra Movimento 5 Stelle e Forza Italia sulla continuità territoriale dell’aeroporto di Crotone. A sollevare il caso è stata la deputata pentastellata Vittoria Baldino, che ha accusato il governo Meloni di aver detto no alla prosecuzione del servizio, bocciando un ordine del giorno che impegnava l’esecutivo a individuare le risorse necessarie per garantire i collegamenti aerei. «Il governo ha negato uno strumento fondamentale per un territorio svantaggiato e isolato come quello crotonese – ha dichiarato Baldino intervenendo in Aula –. La continuità territoriale è essenziale per studenti, lavoratori e cittadini costretti a spostarsi per motivi sanitari». Secondo la deputata M5s, il nodo centrale riguarda il periodo successivo al 31 ottobre 2026: «Nella legge di bilancio non è previsto alcuno stanziamento per garantire i voli dopo quella data. Parliamo di circa 15 milioni di euro per tre anni, una cifra modesta se confrontata con le risorse destinate ad altre opere come il Ponte sullo Stretto». Baldino ha inoltre contestato la posizione espressa dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, secondo cui la prosecuzione del servizio oltre il 2026 potrà avvenire solo su iniziativa della Regione Calabria, con un vettore disponibile e con coperture finanziarie individuate. «Chi deve prevedere le risorse se non lo Stato attraverso la legge di bilancio?», ha incalzato la parlamentare.
Alle accuse ha replicato duramente Sergio Ferrari, consigliere regionale calabrese di Forza Italia, parlando di «disinformazione a danno dei cittadini crotonesi». «La continuità territoriale per l’aeroporto di Crotone è garantita e operativa fino al 31 ottobre 2026 – ha sottolineato –. I voli per Roma Fiumicino sono attivi e lo rimarranno. Ipotizzare oggi un disimpegno solo perché è stato bocciato un ordine del giorno è una forzatura strumentale che crea inutile allarme sociale».
Ferrari ha ribadito che la mobilità dei cittadini non è in discussione e che il confronto tra Ministero delle Infrastrutture e Regione Calabria è costante per arrivare, alla scadenza dell’attuale contratto, a «una soluzione solida, sostenibile e attrattiva per i vettori». Secondo l’esponente azzurro, non è tecnicamente possibile stanziare risorse in anticipo «senza una gara e senza un vettore individuato per il post-2026». Nel suo intervento, Ferrari ha poi allargato lo sguardo alle politiche infrastrutturali, rivendicando l’impegno del governo e della Regione su grandi opere come il Ponte sullo Stretto e l’ammodernamento della statale 106 Jonica, per la quale sarebbero stati stanziati quasi 4 miliardi di euro, «strumenti chiave per rompere l’isolamento del territorio crotonese».
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