Tridico: «Cortocircuito sul potenziale conflitto di interesse di Filomena Greco in Commissione Sanità»
L’europarlamentare del M5s ai giornalisti. «I problemi della Calabria non si risolveranno». Sulla posizione di Greco «tutte le forze sono d’accordo»

RENDE Ad attendere Pasquale Tridico – in un noto hotel di Rende – ci sono solo i giornalisti, a conferenza quasi ultimata fa capolino Rossella Gallo, pentastellata consigliera comunale del comune guidato da Sandro Principe. I membri del campo largo disertano l’appuntamento organizzato dall’europarlamentare dei Cinquestelle e già candidato presidente alle ultime elezioni regionali per fare il punto con i giornalisti sui progetti in itinere e su quelli futuri. I cronisti chiedono lumi sulle assenze, ma Tridico glissa rispondendo di essere presente in numerosi incontri sul territorio calabrese in compagnia di esponenti di altre forze di sinistra. Sanità, infrastrutture, servizi insufficienti: il candidato presidente alle ultime regionali passa in rassegna tutte le «emergenze» irrisolte e alla fine – sollecitato dai cronisti – torna sull’affaire della Commissione sanità in Consiglio regionale dove ha trovato posto Filomena Greco, esponente di Casa Riformista. Una presenza giudicata «inopportuna» dallo stesso Tridico che oggi torna sull’argomento tentando di spegnere le polemiche.
I problemi irrisolti
L’europarlamentare elenca i tanti mali della Regione, «che non troveranno soluzione nel 2026 e neanche negli anni a seguire». Il primo appunto è sulla mancata spesa dei fondi europei. «A pagina 75 del Def triennale vediamo il livello di spesa effimero, tra l’altro sotto la media delle regioni italiane, meno del 13%, su una spesa prevista di 3 miliardi e oltre. Questo è molto grave visto lo stato di bisogno della Calabria in tutti i settori: viabilità, infrastrutture, Alta velocità, sanità, lavoro». Sul suo ruolo, assicura: «Continuerò ad essere un pungolo continuo perché è intollerabile che una regione che ha a disposizione risorse dall’Europa e dall’Italia per 3 miliardi ne spenda il 13%, nel periodo previsto tra il 2021 e il 2027».
Dalla gestione dei fondi alla sanità, il giudizio espresso da Tridico non cambia. «Abbiamo la necessità di fare avviare un piano serio evitando soluzioni emergenziali. Servono mille medici reclutati attraverso una soluzione strutturale, cioè garantendo incentivi sulla mobilità e sulla casa, che possa convincere i medici a trasferirsi e operare in Calabria. Ci sono le condizioni per farlo». E poi «bisogna anche riaprire gli ospedali di Praia, Cariati (continua a essere un presidio fantasma) e San Giovanni in Fiore, oltre alle case di comunità».
Il 2026 dell’opposizione
Chiuso il capitolo dedicato al passato, Tridico pensa al futuro. «Dovrà essere un’opposizione seria, forte, un pungolo continuo per la risoluzione dei problemi. Noi economisti facciamo delle previsioni, si fanno sulla base degli investimenti fatti, sulla programmazione». «Per questo – continua – la nostra dovrà essere un’opposizione che continua a denunciare».
La stoccata a Filomena Greco
L’opposizione però, almeno per il momento, è parsa divisa sulla presenza della consigliera regionale Filomena Greco nella Commissione Sanità. Sul caso, Tridico non pare intenzionato a concedere deroghe. «Si è creato un cortocircuito, mi auspico si risolverà dopo le vacanze perché, come ho detto, vedo un conflitto di interesse potenziale nella presenza di Filomena Greco in Commissione Sanità. Fa gruppo a sé e ogni gruppo ha diritto di partecipare ma certamente avrebbe avuto questo bisogno di una concertazione con tutti gli altri membri del campo largo», aggiunge Tridico. Che prosegue: «Ho parlato con i leader regionali dei partiti della coalizione e con i capigruppo dell’Intergruppo, tutti sostengono che c’è un conflitto potenziale».
Ma qual è lo stato di salute dell’opposizione? «E’ mancato il tempo. Il centrodestra ha una tradizione di governo della regione più lunga, il centrosinistra raramente ha, soprattutto negli ultimi tempi, governato insieme. Il tempo è mancato ma abbiamo iniziato un percorso diverso denunciando l’arroganza di questo centrodestra che per la prima volta non ha rispettato i gentleman agreement sulla commissione vigilanza. Spettava all’opposizione». E annuncia: «Sulle modifiche dello statuto decise per aumentare le posizioni di governo con due sottosegretari e due assessori daremo battaglia. Quando l’iter sarà concluso, presenteremo ricorso nelle sedi opportune. C’è un vizio di legittimità». (f.benincasa@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato