Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 17:18
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

la denuncia

Violenza nel carcere di Reggio Calabria, detenuto aggredisce poliziotto. Il Sappe denuncia: «Situazione fuori controllo»

Aggressione in carcere l’ultimo dell’anno: agente ferito da un detenuto di “Alta Sicurezza”

Pubblicato il: 31/12/2025 – 15:37
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Violenza nel carcere di Reggio Calabria, detenuto aggredisce poliziotto. Il Sappe denuncia: «Situazione fuori controllo»

REGGIO CALABRIA Neanche l’ultimo giorno dell’anno ha segnato una tregua per il personale di Polizia Penitenziaria in servizio a Reggio Calabria. “Il 31 dicembre si è infatti concluso con l’ennesima aggressione ai danni di un agente in servizio, a conferma di una situazione ormai fuori controllo all’interno degli istituti penitenziari italiani. Un detenuto ristretto in regime di alta sicurezza, di origini siciliane, si è reso protagonista dell’ennesima aggressione nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria. Lo stesso soggetto non è nuovo a comportamenti violenti e minacciosi. In più occasioni aveva già aggredito e intimidito il personale in servizio, tanto che era stata formalmente avanzata la richiesta di applicazione del regime previsto dall’art. 14-bis dell’Ordinamento Penitenziario. Ad oggi, tuttavia, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non ha adottato alcun provvedimento concreto, lasciando gli operatori a fronteggiare situazioni di elevatissimo rischio, senza gli strumenti adeguati. Questa inerzia espone quotidianamente il personale a gravi pericoli e rappresenta una mancanza di tutela nei confronti di chi garantisce legalità e sicurezza all’interno delle carceri”. É quanto fa sapere Franco Denisi, segretario provinciale del Sappe: “Esprimiamo la nostra piena e sentita solidarietà al collega coinvolto – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario nazionale – che con professionalità, sangue freddo e senso del dovere ha affrontato l’ennesima situazione critica, pagando ancora una volta il prezzo di un sistema che troppo spesso interviene solo dopo che i fatti sono accaduti e, a volte, neanche ex post. È inaccettabile che le segnalazioni e le richieste avanzate dal personale restino inascoltate. La sicurezza degli agenti di Polizia Penitenziaria non può essere considerata una variabile secondaria. Servono risposte immediate, provvedimenti efficaci e una chiara assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni competenti. La Polizia Penitenziaria non può continuare a essere lasciata sola nelle carceri. Questa amministrazione a due velocità che da una parte fa continui provvedimenti di riorganizzazione ai vertici e dall’altra lascia le carceri allo sbando non ci piace”.

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x