REGGIO CALABRIA «Lo so bene: il drammatico e frenetico succedersi degli eventi imporrebbe di attendere per capire cosa stia veramente succedendo in queste ore. Una cosa, però, mi sento di doverla dire con urgenza assoluta e la dico al signor Lo Giudice Antonino. Mi appello a lui perché ponga fine subito alla sua latitanza e si consegni alla giustizia, nelle mani esclusive del procuratore di Reggio Calabria Cafiero de Raho». Lo afferma, in una dichiarazione, l`ex Procuratore nazionale aggiunto antimafia Alberto Cisterna. Cisterna è stato coinvolto in un`inchiesta condotta dalla Dda di Reggio Calabria sulla base delle dichiarazioni di Lo Giudice, ma il procedimento a suo carico è stato archiviato su richiesta del pm della Dda di Reggio Calabria. Prima dell`archiviazione, però, nei confronti di Cisterna, la sezione disciplinare del Csm aveva disposto il trasferimento cautelare al Tribunale di Tivoli, privandolo delle funzioni di procuratore nazionale aggiunto antimafia. Cisterna, tra l`altro, si è opposto al decreto di archiviazione chiedendo di confrontarsi in aula con Lo Giudice. Sul ricorso di Cisterna la Corte di Cassazione si pronuncerà tra poche settimane.
«Tutto ciò che Lo Giudice racconta – afferma ancora Cisterna – deve essere verificato e riscontrato da un potere legittimo dello Stato. Ed è il procuratore de Raho la persona giusta perché questo avvenga. Peraltro, sono sicuro che il procuratore de Raho, in attesa di tutti i necessari chiarimenti, saprà garantire che nessuna delle persone chiamate in causa metta mano alla vicenda di collaboratore di giustizia di Lo Giudice».
«Lo Giudice – conclude Cisterna – si costituisca per evitare di compromettere i suoi destini processuali in un momento così drammatico della sua vita». (0030)
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