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Isn, sì alla convenzione con la Regione

MANGONE La lotta è stata dura, ma alla fine a vincere la battaglia sono stati pazienti e dipendenti dell`Isn di Mangone. È stata infatti definitivamente sottoscritta la convenzione tra l`istituto di…

Pubblicato il: 05/08/2013 – 11:44
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Isn, sì alla convenzione con la Regione

MANGONE La lotta è stata dura, ma alla fine a vincere la battaglia sono stati pazienti e dipendenti dell`Isn di Mangone. È stata infatti definitivamente sottoscritta la convenzione tra l`istituto di ricerca e la Regione Calabria per l`erogazione delle prestazioni sanitarie diagnostiche e specialistiche. L`accordo è stato firmato lo scorso 1 agosto dal presidente del Cnr Luigi Nicolais e dal direttore generale dell`Asp di Cosenza Gianfranco Scarpelli.
Il centro d`eccellenza, polo di riferimento regionale e non solo per la cura delle patologie rare del sistema nervoso – come Alzheimer, Sla e sclerosi multipla – può guardare al futuro con un po` più di fiducia, dopo mesi di incertezze dovute al progetto di riorganizzazione dell`istituto e alla mancata sottoscrizione della partnership con la Regione, fondamentale per proseguire l`attività di ricerca. La soluzione è arrivata, anche se non è definitiva: la convenzione scadrà a fine 2013, poi – inevitabilmente – si riaprirà una nuova (e si spera non estenuante) trattativa. Come quella, in particolare, andata in scena nell`ultimo anno, che si è infine chiusa con l`imprimatur di Scarpelli e Nicolais.
Fatto inusuale – fanno notare dall`Istituto – visto che a dare l`ok alla convenzione avrebbe dovuto essere il direttore della struttura, Antonio Gambardella. La cui firma – confermano – sul documento ufficiale non ci sarebbe. «Nessuna irritualità – specifica quest`ultimo –, da quando esiste l`Isn le convenzioni sono sempre state firmate dal presidente del Cnr», proprio per via delle pecularità dell`accordo in questione. Gambardella ricorda come l`intesa comporti oneri economici consistenti per il Cnr, costretto ad anticipare i pagamenti per le prestazioni erogate dall`Istituto di Mangone per sopperire ai ritardi di Asp e Regione. Allo stato attuale – specifica il direttore dell`Isn – il Consiglio nazionale delle ricerche vanterebbe un credito nei confronti di Asp di Cosenza e Regione pari a «2,4 milioni di euro».  
Gambardella, dunque, respinge al mittente tutte le critiche, anche quelle relative al suo piano di riorganizzazione del Centro di ricerca, poi archiviato in seguito a vibranti polemiche. Il riordino in questione prevedeva l`accorpamento dell`istituto di scienze neurologiche all`Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Il piano era poi stato accantonato direttamente dal Cnr, che aveva confermato Mangone come sede dell`istituto.
L`ultimo nodo da sciogliere era allora la convenzione con la Regione Calabria. «Questo importante risultato – spiega Ivan Duca, membro della segreteria nazionale di Usi-Ricerca – è solo l’inizio di un nuovo percorso, che condurrà tutti i dipendenti coinvolti a nuovi traguardi professionali, nell’interesse del Cnr e della collettività che ci ha sostenuto e ci sostiene».
La prossima tappa da raggiungere è blindare ancora di più il futuro. Un accordo in scadenza il prossimo dicembre non garantisce quella stabilità che pazienti e dipendenti auspicano. Ecco perché gli operatori dell`Isn intendono ricordare al governatore Scopelliti le promesse messe sul piatto il 18 settembre scorso, quando ribadì l`intenzione di instaurare un rapporto continuativo con il centro di ricerca. «La convenzione attuale passa da un accordo con l`Asp di Cosenza che rende il Cnr una sorta di “laboratorio privato”. È chiaro – aggiunge Duca – che non possiamo continuare così e che l`istituto deve mantenere la sua connotazione pubblica». Magari anche attraverso un`intesa quadriennale che restituisca certezze a una delle realtà sanitarie più virtuose della Calabria. (0040)

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