Indagine choc su calcio e `ndrangheta
Fino a qualche tempo fa, le cosche della `ndrangheta si “limitavano” a gestire qualche club nei campionati minori. L`esigenza di riciclare il denaro sporco aveva aperto ai clan le porte dei tornei di…

Fino a qualche tempo fa, le cosche della `ndrangheta si “limitavano” a gestire qualche club nei campionati minori. L`esigenza di riciclare il denaro sporco aveva aperto ai clan le porte dei tornei dilettantistici e lì la criminalità organizzata aveva trovato terreno fertile. Adesso, secondo quanto rivelato dall`Espresso nel numero in edicola questa settimana, le `ndrine stanno tentando la scalata. È stato così per la finanza, per le partecipazioni societarie, per la gestione dei locali pubblici e ora succede anche al calcio. Secondo il settimanale, i boss calabresi hanno «fatto il grande salto, puntando ad alcuni dei club più importanti d`Italia». Una Procura antimafia del centro Italia sta lavorando da mesi per capire collegamenti, legami e mire espansionistiche delle cosche sul campionato di serie A. I magistrati hanno in mano intercettazioni, deposizioni e controlli incrociati su tabulati e conti correnti che dimostrerebbero come boss calabresi abbiano messo le mani su un giro di scommesse legate alla massima serie. Il tutto con la complicità di alcuni ex calciatori e con il sostegno di imprenditori che li avrebbero aiutati a costituire società per ripulire i soldi riciclati. La mafia calabrese è in “buona compagnia”. Come hanno mostrato altre tre inchieste aperte negli ultimi mesi, tutti i cartelli criminali si interessano al calcio. Inevitabile, visto che si tratta della quinta “industria” del Paese. La Procura di Cremona ha svelato i metodi del cosiddetto gruppo degli “zingari”: avvicinano calciatori e propongono affari (cioè partite truccate) con un tariffario decrescente: dai 300 mila euro per un atleta di seria A ai 40-60mila per uno di Prima divisione). Ci sono sospetti anche sui gruppi della malavita asiatica, mentre in Puglia le indagini si sono concentrate su Antonio Bellavista, ex capitano del Bari, che sarebbe in contatto con alcuni uomini vicinissimi al clan dei Parisi. A Napoli, invece, i gruppi criminali che guardano con interesse al calcio sono molti. Salvatore Lo Russo, boss della camorra che collabora con gli inquirenti, sta rivelando intrecci che ruoterebbero attorno ad alcune partite del Napoli. Dopo i suoi racconti, gli investigatori partenopei hanno iscritto al registro delle notizie di reato Gianluca Di Marzio, esperto di calciomercato e giornalista di Sky. Ma anche figlio di Gianni, allenatore che in Calabria – e soprattutto a Cosenza – ha lasciato un segno indelebile.