E il "caso Grasso" diventa "caso Capusutta"
LAMEZIA TERME In attesa del debutto nazionale al teatro Valle di Roma previsto il 16 dicembre, l`esordio di “Donne in parlamento” (domenica 20 e lunedì 21 novembre al Politeama di Sambiase) potrebbe…

LAMEZIA TERME In attesa del debutto nazionale al teatro Valle di Roma previsto il 16 dicembre, l`esordio di “Donne in parlamento” (domenica 20 e lunedì 21 novembre al Politeama di Sambiase) potrebbe segnare, paradossalmente, la fine dell`era Grasso all`assessorato alla Cultura di Lamezia. L`attualizzazione dell`opera di Aristofane, frutto del laboratorio teatrale “Capusutta” (di cui il Corriere della Calabria ha parlato nel numero 11), andrà in scena nel giorno in cui Grasso potrebbe consegnare al sindaco le dimissioni annunciate ieri in conferenza stampa e definite «irrevocabili», nonostante la possibilità, a quanto sostiene lo stesso Speranza, che possano rientrare.
Il caso Grasso esplode, intanto, anche sulla stampa nazionale. Da qui era deflagrato, con la lettera pubblicata il 16 novembre nella rubrica di Corrado Augias a firma Francescantonio Pollice, direttore artistico dell’Ama Calabria (Associazione manifestazioni artistiche), che lamentava il taglio dei finanziamenti della stagione concertistica. Sulla quale, Augias e Grasso non potevano che essere più distanti: se il giornalista di Repubblica lodava l`iniziativa lametina che – tra le altre cose – in passato ha portato in Calabria big come Salvatore Accardo, Bruno Canino, Antonio Ballista, Beniamino Placido e poi l`orchestra Verdi, l`orchestra di Padova e del Veneto e i Solisti di Zagabria, per l`assessore dimissionario «la mia colpa è aver ridotto da 160mila a 100mila euro il finanziamento a un’iniziativa di musica classica, a cui partecipavano 20 persone in tutto e per giunta ricche». La critica di Augias («In una regione derelitta dal punto di vista culturale come la Calabria, l`Ama ha tenuto accesa la sua piccola luce per oltre trent`anni. Di colpo l`assessore Grasso l`ha spenta») sarebbe la causa scatenante dell`uscita di scena dell`icona dell`antiracket, che ha anche annunciato di aver preparato una risposta che di fatto potrebbe rappresentare il suo ultimo atto da assessore della giunta Speranza. «Quando sono arrivato a Lamezia – queste le parole che più pesano sull`operato dell`esecutivo lametino – ho trovato una situazione cristallizzata nella quale erano sempre gli stessi che partecipavano, usufruivano e gestivano i finanziamenti comunali. Purtroppo era come se la politica culturale del Comune venisse delegata a queste associazioni».
E oggi del caso torna a occuparsi proprio la testata diretta da Ezio Mauro: «Lamezia, il teatro che non si può fare.?Sessanta ragazzi pronti alla protesta», così titola sul web il pezzo di Anna Bandettini, che spiega: «Un gruppo di giovani fa i 6 e i 17 anni partecipa a un laboratorio teatrale e mette in piedi uno spettacolo, in scena domenica e lunedì. Un progetto nato un anno fa da un`idea di Tano Grasso, assessore alla Cultura della città calabrese. Ma la convenzione con il Comune non arriva. Arrivano gli stop e i boicottaggi. Intanto Grasso si dimette. I ragazzi: “Pronti alla protesta in municipio”».
L`APPELLO DELLA GIUNTA: TANO, RIPENSACI
«Speriamo che Tano ci ripensi». La giunta comunale, riunitasi in seduta straordinaria, rivolge «al collega ed amico Tano Grasso un determinato ed accorato invito a riflettere e rivedere la sua posizione, rinunciando al proposito di dimettersi da assessore alla Cultura». La squadra di Gianni Speranza ricorda che «in questo anno e mezzo di lavoro collegiale in piena sintonia tra di noi è stato impostato un importante progetto culturale, avviando iniziative di grande valore, incubando processi di significativa prospettiva in chiave di coinvolgimento e partecipazione di tutte le associazioni culturali e dei diversi operatori di settore. Sarebbe un peccato – aggiungono gli assessori della giunta lametina – interrompere questo percorso per la risposta a una lettera da parte di Augias per la quale esprimiamo ancora una volta forte rincrescimento, visti anche i primi frutti di questo lavoro che si sta caratterizzando per innovazione riscontrando ampi consensi». Di qui l`appello, sulla scia di quello rivolto ieri dal sindaco Speranza dopo l`ufficializzazione di Grasso in conferenza stampa, a «ripensarci». «In caso contrario – concludono gli assessori – continueremo a portare avanti insieme, in forme diverse e con la sua collaborazione, le iniziative avviate con lui quali “Capusutta” e “Trame”».