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Fondi agricoltura bloccati, Trematerra rassicura: «Non si perderà tempo»

CATANZARO «Abbiamo provveduto alla revoca, in autotutela, perché quei bandi erano affetti da importanti ed invalidanti vizi procedurali». Difende così il suo operato l`assessore regionale all`Agricol…

Pubblicato il: 29/11/2011 – 18:26
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Fondi agricoltura bloccati, Trematerra rassicura: «Non si perderà tempo»

CATANZARO «Abbiamo provveduto alla revoca, in autotutela, perché quei bandi erano affetti da importanti ed invalidanti vizi procedurali». Difende così il suo operato l`assessore regionale all`Agricoltura, Michele Trematerra, dopo la sentenza del Tar che ha annullato il “suo” bando sulla misura 121 del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Una bocciatura che comporterà conseguenzialmente il blocco del procedimento di selezione delle domande già avviato dal dipartimento per 80 milioni. Una decisione, dunque, pesante quella dei giudici amministrativi calabresi che non sembra preoccupare più di tanto però Trematerra che limita ampiamente la portata della sentenza. Attaccando frontalmente già il ricorrente “reo” di essere tra i pochi, anzi pochissimi ad essersi opposto alla revoca del bando 121 della giunta precedente. «È significativo – scrive l`assessore regionale in una nota – sul punto, aldilà degli approfondimenti giuridici del caso, evidenziare come a fronte del citato provvedimento di revoca, che ha interessato circa 7.000 utenti, siano pervenuti solo 2 ricorsi: 1 sulla misura 121 ed 1 sulla misura 123». Da qui l`affondo: «Significativo è anche evidenziare come il ricorrente sulla misura 121, fosse posizionato ben oltre la cinquecentesima posizione di una graduatoria che potrebbe finanziare circa 40 beneficiari (ovviamente in ordine di classifica)». Per Trematerra l’esigenza di procedere alla revoca sarebbe anche stata quella di far recuperare in qualche modo il tempo perduto visto «il fatto che, emanato nel 2008, fosse ancora senza esiti nell’ottobre 2010». Ritardi che l`esponente dalla giunta Scopelliti ascrive alla «totale impraticabilità degli atti e dell’organizzazione prevista». Da qui la difesa del “suo” operato che avrebbe permesso alla sua amministrazione di recuperare il tempo perduto. Dato che per Trematerra si è proceduto ad emanare «un nuovo bando, pubblicato il 4 febbraio 2011, che è giunto a graduatoria definitiva già il 14 novembre per la misura 123 (e verrà in parte pagato ai beneficiari entro dicembre), mentre per la misura 121 il cronoprogramma prevede la pubblicazione della graduatoria definitiva, come a tutti noto, per il 22 dicembre». Un`accellerazione che per l`assessore regionale sarebbe stata «praticamente impossibile con i bandi proposti a revoca». E poi l`attenzione di Trematerra si sposta sull`operato dei giudici amministrativi rei di alcune incongruenze visto che avrebbero agito «contrariamente a quanto asserito dallo stesso Tar il 4 aprile 2011» in occasione di una precedente istanza di revoca del bando». Mentre «nel successivo giudizio – bacchetta – , il Tar cambia rotta improvvisamente,  arrivando ad una sentenza singolare nella quale si dice la soluzione adottata non va più bene e bisogna tornare indietro». Infine la rassicurazione agli imprenditori dato che, secondo Trematerra «gli effetti della sentenza non allungheranno più di 1-2 mesi le loro legittime aspettative, e  non ci saranno effetti negativi né sulla spesa né sulle erogazioni al comparto». Nel merito della sentenza del Tar l`esponente politico dell`Udc annuncia che il ricorso al Consiglio di Stato «verrà fatto solo se tale condotta non comporterà il rischio di un rallentamento o del fermo delle procedure, in attesa della certa sentenza». «Oggi la Calabria e l’agricoltura calabrese – dice – non possono permettersi ulteriori ritardi. Deve prevalere il senso di responsabilità allo scopo di consentire di porre fine all’interminabile attesa, certamente non imputabile a questa amministrazione regionale, di cui le aziende agricole calabresi sono state sottoposte per l’ammodernamento delle proprie strutture ed il ripristino delle migliori condizioni di competitività». Ma se l`intenzione era questa, ci chiediamo, come se lo sono chiesti i giudici amministrativi perché annullare un iter in corso che aveva già prodotto una graduatoria e attivare una nuova procedura che al 2011 non ha ancora prodotto i suoi effetti se non un nuovo blocco?

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