Assolti in Appello gli imputati per l`omicidio di Liberata Martire
CATANZARO È stata quasi completamente capovolta, oggi al termine del giudizio di secondo grado, la sentenza con cui furono emesse quattro condanne a trenta anni di reclusione ciascuna per l`omicidio…

CATANZARO È stata quasi completamente capovolta, oggi al termine del giudizio di secondo grado, la sentenza con cui furono emesse quattro condanne a trenta anni di reclusione ciascuna per l`omicidio aggravato di Liberata Martire, la casalinga 39enne di etnia rom assassinata a colpi di lupara il 30 gennaio del 2007 nella sua casa di via degli Stadi, a Cosenza. I giudici della Corte d`assise d`appello di Catanzaro, infatti, hanno assolto «per non aver commesso il fatto» Franca Bevacqua, e due dei suoi figli, Roberto e Marco Mario, scontando infine l`unica condanna rimasta, quella di un terzo figlio della donna, Francesco Mario, da trent`anni di reclusione a ventitrè.
Non ha retto dunque la tesi della pubblica accusa secondo la quale il delitto sarebbe stato commesso dai tre fratelli, istigati dalla loro madre, che avrebbero voluto in realtà dare una lezione al figlio della vittima, Luca Bevilacqua, con il quale Francesco Mario aveva avuto precedentemente un litigio nel quartiere. Una tesi in base alla quale gli imputati erano finiti in carcere a metà luglio del 2007 e poi, il 12 giugno del 2010, erano stati condannati a trenta anni di reclusione ciascuno dalla Corte d`assise di Cosenza cui il pubblico ministero Giuseppe Cozzolino aveva chiesto quattro ergastoli. Una tesi su cui oggi ha prevalso, quasi completamente, la linea dei difensori degli imputati, gli avvocati Filippo Cinnante, Roberto Lepera e Paolo Guadagnuolo.