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«Tiano non era in Val di Susa per la Cgil»

COSENZA Solidarietà con qualche distinguo a Giuseppe Tiano, fiducia nella magistratura, rifiuto di generalizzate criminalizzazioni. È quanto esprime la Cgil di Cosenza, in merito all’indagine della P…

Pubblicato il: 27/01/2012 – 15:59
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«Tiano non era in Val di Susa per la Cgil»

COSENZA Solidarietà con qualche distinguo a Giuseppe Tiano, fiducia nella magistratura, rifiuto di generalizzate criminalizzazioni. È quanto esprime la Cgil di Cosenza, in merito all’indagine della Procura di Torino sui violenti scontri tra forze dell’ordine e movimento “no Tav” che si verificarono in Val di Susa il 27 giugno e il 3 luglio del 2011. La Camera del lavoro della città bruzia esprime «fiducia e rispetto nel lavoro della magistratura» del capoluogo piemontese, i cui uffici requirenti sono guidati da Giancarlo Caselli. «Riteniamo altresì – si legge in un comunicato – che non si debba criminalizzare il movimento di dissenso della Val di Susa che lotta pacificamente contro la realizzazione della Tav, che è impegnato nel costruire un’idea di sviluppo diverso e che ha preso immediatamente le distanze contro i tentativi d’infiltrazione delle frange estremiste e dagli atti di violenza che si sono verificati in quei giorni». Quanto alla posizione di Giuseppe Tiano, segretario generale della Filctem di Cosenza, che risulta tra gli indagati, la Cgil fa rilevare che il dirigente calabrese ha «partecipato alla manifestazione del comitato No Tav, non nella sua funzione sindacale ma per la condivisione degli obiettivi del movimento». L’organizzazione dei lavoratori «seguirà con attenzione gli sviluppi giudiziari e politici della vicenda», nella convinzione che «il compagno Tiano riuscirà a dimostrare l’estraneità ai fatti contestati dai magistrati di Torino».

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