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"Casta calabra" al teatro Umberto di Lamezia Terme

LAMEZIA TERME L`informazione, i privilegi della politica e il familismo amorale di casa nostra sono stati al centro di un interessante dibattito che si è svolto ieri sera al teatro Umberto di Lamezia…

Pubblicato il: 27/01/2012 – 17:36
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"Casta calabra" al teatro Umberto di Lamezia Terme

LAMEZIA TERME L`informazione, i privilegi della politica e il familismo amorale di casa nostra sono stati al centro di un interessante dibattito che si è svolto ieri sera al teatro Umberto di Lamezia Terme e durante il quale è stato presentato il volume “Casta calabra”. Insieme a due degli autori, Paolo Pollichieni e Pablo Petrasso, erano presenti il presidente del Centro “Riforme-Democrazia-Diritti” Costantino Fittante, il sindaco della città della Piana, Gianni Speranza e l`ex corrispondente da Bruxelles di Repubblica, Franco Papitto. Assente giustificata per via dei lavori parlamentari, la deputata dell`Udc Ida d`Ippolito che ha comunque fatto giungere un suo saluto ai presenti.
Dopo un`efficace introduzione di Fittante che, si è soffermato sull`importanza di un giornalismo coraggioso in regioni come la Calabria, Papitto ha analizzato diversi capitoli del volume mettendone in luce un ulteriore pregio: «Analizzare le criticità sia del centrosinistra che del centrodestra».
Particolarmente intenso l`intervento del sindaco Speranza secondo cui «è assai importante che un libro che parla della Calabria e dei calabresi sia stato scritto da giornalisti calabresi». Speranza ha poi analizzato le anomalie all`interno della casta politica, il diverso peso tra un consigliere regionale e un sindaco. «Tempo fa – ha spiegato – è stato difficile far capire ad alcuni emigranti che vivono a Lugano che il sindaco di una città come Lamezia ha uno stipendio che supera di poco i duemila euro». Fittante e Papitto hanno invece posto l`accento sui costi di gestione del consiglio regionale calabrese, doppi rispetto a quelli di una regione assai più grande come l`Emilia Romagna. «Anomalie queste – ha detto Papitto – che non trovano giustificazioni plausibili e non possono non suscitare indignazione».
È toccato al direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, fare il punto sulle continue piroette dei politici di casa nostra «per stargli dietro – ha detto Pollichieni – non basta neanche un quotidiano, ci vorrebbe una radiocronaca. Basta pensare quello che è accaduto con la vicenda Corecom. Uno dei componenti non compariva in nessuna delle due graduatorie ufficiali e quando noi del Corriere lo abbiamo fatto rilevare ci è stato risposto che esisteva un terzo elenco composto da… un solo nome». E giù applausi dalla platea. Gli ultimi aggiornamenti sul volume edito da Falco e che in meno di un mese è già alla seconda ristampa li ha fatti Pablo Petrasso: «C`è un dirigente regionale – ha rivelato il giornalista – la cui missione a Bruxelles è ritenuta particolarmente importante e strategica, peccato che a firmarla sia lo stesso dirigente in questione».

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