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La sfida di Stefania Craxi: «Subito un`assemblea costituente»

LAMEZIA TERME Il nuovo corso di Stefania Craxi lo si coglie subito, infatti si rivolge alla platea che affolla il “Politeama” di Lamezia Terme rispolverando il vecchio incipit: «Cari compagni….». L…

Pubblicato il: 27/01/2012 – 21:25
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La sfida di Stefania Craxi: «Subito un`assemblea costituente»

LAMEZIA TERME Il nuovo corso di Stefania Craxi lo si coglie subito, infatti si rivolge alla platea che affolla il “Politeama” di Lamezia Terme rispolverando il vecchio incipit: «Cari compagni….».
Le ragioni dell`incontro erano note: i Riformisti italiani, di cui è presidente, con il loro presidente, intendono avviare la raccolta delle firme a favore  dell`istituzione di un`assemblea costituente (ne faranno parte cento persone) che provvederà al disegno di una serie di riforme che successivamente saranno sottoposte a referendum.
Ha moderato il dibattito Saverio Zavettieri, mentre  il sindaco di Lamezia, Giannetto Speranza, ha porto i saluti al convegno invitando ad una comune riflessione sulla situazione molto grave presente in Calabria, «dove tutto, purtroppo, diventa più drammatico e dove i Comuni sono stati lasciati soli e chiamati a far fronte alle situazioni sempre più infelici dei cittadini. Va da sé che in questi ultimi tre anni si è allargata la soglia della povertà, l`ingiustizia sociale e la disoccupazione giovanile».
Un discorso ripreso e condiviso da vari amministratori, i quali sono intervenuti per confermare la loro adesione alla petizione e compatti hanno dichiarato la necessità, innanzi tutto, di una riforma elettorale.
Stefania Craxi, dal canto suo, ha espresso la speranza che il governo Monti attui tutte le riforme già annunciate ma ha anche aggiunto che queste non basteranno. Occorre fare anche altro, ha proseguito, delineando l`architrave di uno Stato veramente riformista: «Il riformismo non è un`ideologia, ma un metodo, una rivoluzione permanente, è prima di tutto una contrapposizione al conservatorismo che protegge le caste e annessi privilegi. In un clima di crisi, depressione, disgregazione sociale, le istituzioni, oramai decadenti, vanno portate all`altezza di uno Stato moderno, riequilibrando il peso del fisco, riqualificando il rapporto tra cittadino e Stato. Attuare un welfare attento a chi ha più bisogno, privilegiando gli anziani, le donne e i poveri della nuova società del benessere. Ed ha concluso con un monito: «È fondamentale un riposizionamento dello Stato, un nuovo patto generazionale  per affrontare il debito pubblico, che non può e non deve essere scontato dalle nuove generazioni. Raggiungere questa grande opera di rinnovamento è necessaria un`assemblea costituente. Noi faremo la nostra parte perchè vogliamo contribuire ad un nuovo Risorgimento, cancellando le brutture di un`Italia lontana che vede il popolo sempre più lontano dalla classe politica, quella classe politica che in questi ultimi tempi non è stata in grado di dare l`esempio che doveva. Cominciando col tornare a  far eleggere i parlamentari direttamente dal popolo e non dai segretari di partito».

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