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Caso De Gaetano, il Pdci denuncia l`inciucio

Sceglie l`agrodolce ironia il comitato regionale del Partito dei comunisti italiani, per commentare l`ultima performance politica del consigliere Nino De Gaetano, l`ex Rifondarolo approdato nelle fil…

Pubblicato il: 28/01/2012 – 13:09
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Caso De Gaetano, il Pdci denuncia l`inciucio

Sceglie l`agrodolce ironia il comitato regionale del Partito dei comunisti italiani, per commentare l`ultima performance politica del consigliere Nino De Gaetano, l`ex Rifondarolo approdato nelle fila del Pd dopo che aveva conquistato il seggio a Palazzo Campanella correndo nella lista della Federazione della sinistra. «E’ proprio vero – si legge nella nota stampa diramata dall`organo politico del partito guidato da Michelangelo Tripodi – il tempo è galantuomo!!! Nonostante tutto, le verità, anche le più inconfessate e inconfessabili, vengono miseramente a galla. Qualche giorno fa, abbiamo appreso che il consigliere regionale ex Prc, ex FdS, ex Progetto Sinistra, ex progetto Democratico, e oggi, forse ancora per poco, Pd, vale a dire il transfuga Nino De Gaetano, ha incredibilmente votato il consigliere della lista “Scopelliti Presidente” alias Pdl Candeloro Imbalzano alla carica di presidente della commissione Bilancio del consiglio regionale. Un inciucio vergognoso e ripugnante, frutto di una concezione indecente della politica che offende i cittadini e rappresenta l’espressione del peggiore trasversalismo che significa svendita dei valori e tradimento delle idee». Una decisa stroncatura politica, quella effettuata dal partito di Diliberto, che scuote dalle fondamenta la posizione assunta in aula da De Gaetano. «Al di là di qualsiasi valutazione di natura personale – prosegue la nota – la candidatura di Imbalzano alla presidenza della suddetta commissione consiliare era stata voluta fortemente da Scopelliti che l’aveva imposta al centrodestra senza che su di essa vi sia stata alcuna negoziazione o accordo con l’opposizione di centrosinistra. I consiglieri del centrosinistra, infatti, si sono astenuti e, quindi, a differenza del girovago della politica De Gaetano, non hanno assolutamente votato a favore dell’esponente della maggioranza regionale di centrodestra. De Gaetano ha, quindi, effettuato scientemente una scelta totalmente personale, difforme e non concordata con il suo nuovo, ma già quasi ex, gruppo consiliare, quello del Pd. Infatti, con uno specifico e imbarazzato comunicato stampa, il gruppo regionale del Pd si è, immediatamente, affrettato a prendere formalmente le distanze dall’atteggiamento del De Gaetano che, senza tanti complimenti, è stato bollato come comportamento effettuato a titolo puramente personale. Forse i consiglieri del Pd avrebbero fatto bene a riflettere meglio prima di accettare il suo ingresso nel gruppo del Pd, visto che la presenza di De Gaetano apre una voragine di natura morale ed etica nel Pd, un partito disposto ad accettare queste incomprensibili acrobazie pur di accogliere nelle proprie fila personaggi voltagabbana e trasformisti». Una punzecchiatura anche nei confronti dei bersaniani, quindi. Per quanto ci riguarda quest’ultima “impresa” di De Gaetano non ci stupisce affatto visti i sostegni elettorali di cui parlano anche i collaboratori di giustizia – si afferma ancora -. La scelta di votare un esponente del centrodestra, che non trova giustificazione politica alcuna, è in linea con i noti comportamenti trasversali tenuti dal transfuga in questione. Del resto è a tutti noto che De Gaetano, lo sanno anche le pietre, nella consultazione regionale del 2010 ha ottenuto migliaia di voti preferenza grazie alle schede che recavano il cosiddetto voto disgiunto con l’ibrido contestuale abbinamento al presidente della regione Scopelliti. Infatti, in maniera spregiudicata e senza alcun limite o scrupolo è stata fatta campagna elettorale per De Gaetano alla carica di consigliere regionale e per Scopelliti alla carica di presidente. L’inciucio, quindi, parte da lontano. Una vergogna politica che non trova precedenti nella storia calabrese. E’ non è certo un caso se il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, parlando di De Gaetano lo ha pubblicamente definito espressione di una grandissima questione morale. Siamo, pertanto, persuasi che il consigliere regionale più votato nel quartiere Archi di Reggio Calabria è sicuramente pronto a una nuova giravolta e, certamente, non disdegnerà un nuovo vergognoso cambio di casacca, dopo aver scippato e calpestato oltre 40.000 elettori calabresi che avevano votato per le la lista della Federazione della Sinistra. Noi, al contrario, continueremo, senza sosta, la nostra coerente e limpida battaglia di opposizione, insieme alle forze sane, pulite e oneste della Calabria, contro la fallimentare maggioranza regionale di centrodestra di Scopelliti a cui si è aggiunta la ruota di scorta di De Gaetano».

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