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Sanità, a Monti un dossier sul "caso" Cosenza

COSENZA Levata di scudi bipartisan contro il Decreto 18 che taglia i posti letto e un dossier sull`emergenza sanità a Cosenza e provincia da recapitare al governo Monti. Il giorno dopo l`avviso di ga…

Pubblicato il: 17/02/2012 – 15:09
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Sanità, a Monti un dossier sul "caso" Cosenza

COSENZA Levata di scudi bipartisan contro il Decreto 18 che taglia i posti letto e un dossier sull`emergenza sanità a Cosenza e provincia da recapitare al governo Monti. Il giorno dopo l`avviso di garanzia per Scopelliti proprio per vicende sanitarie, l`opposizione non infierisce sull`ennesima tegola giudiziaria del governatore ma sugli indirizzi politici si compatta e in un certo senso si allarga: Rosario Mirabelli è qui «come consigliere regionale dell`Api, è un percorso di responsabilità da fare assieme», al posto del dipietrista Mimmo Talarico c`è il consigliere comunale di Cosenza Mimmo Frammartino. Per Carlo Guccione (Pd) «questa unità è un dato politico, la sanità non è né di destra né di sinistra».
Poi i numeri: il Cosentino è in emergenza, i nuovi tagli (175 posti letto in meno sono la punta dell`iceberg), le chiusure (7 Unità operative di Chirurgia generale in provincia) e i depotenziamenti (le Uo di Chirurgia generale dell`Annunziata passeranno da 3 a una: da 65 a 30 posti letto) «aggraveranno i problemi – questo il coro unanime – anziché risolverli, tra emigrazione sanitaria, liste d`attesa più lunghe d`Italia, pronti soccorso obsoleti e a rischio Nas. Se da una parte si chiude, dall`altra si deve potenziare e investire».
«Il fallimento di Scopelliti – spiega Guccione – non dipende certo dall`avviso di garanzia di ieri. Anche il centrodestra deve prendere le distanze dalle sue scelte. Oggi la politica torna a occuparsi di sanità, dopo le ingerenze della malapolitica».  
Per Mirabelli «le chiusure devono tenere conto non solo del risparmio ma anche delle eccellenze da salvaguardare». Poi si rivolge a Scopelliti: «Forse è stato uno sbaglio accettare una linea che non darà risposte, non è per difenderlo ma ha sbagliato tutta l`impostazione. Ha affermato il primato dell`economia ma non ha dato soluzioni sul piano dei servizi». E un allarme: «Trebisacce, Cariati, Praia e zone turistiche esploderanno in estate: lì servirebbe un pronto soccorso, con copertura H24 e non pronto intervento H6 e diagnostica H6. Ho chiesto chiarimenti al numero 1 dell`Asp cosentina, Gianfranco Scarpelli, e lui mi ha risposto: “In caso di emergenze il malato si trasferisce in un ospedale vicino in ambulanza”. Ripeto: chiudere i piccoli presidi è errato. Un malato di Aieta o di Rocca Imperiale dovrà emigrare in Basilicata. La Provincia di Cosenza è depauperata e ci sarà un sovraccarico sull`Annunziata, mancando alcune Unità operative essenziali. E il personale? E` una vergogna non stabilizzare, al di là del Piano di rientro, con blocco assunzioni e turn-over è tutto fermo. Ha sbagliato Scopelliti ad accettare la carica di commissario, lo logorerà».
Ferdinando Aiello (Sel) rimpolpa il cahier de doléances: «A Cosenza Lea e sale operatorie sono carenti, all`Annunziata il dg lo è solo due giorni su sette e c`è un mistero sui Piani aziendali. Ho chiesto 4 mesi fa i bilanci di Asp e Ao, ma ancora non ho avuto risposte. Sono stati inaugurati reparti con vetrine di cristallo mentre le sale operatorie non funzionano». Senza fare nomi, Aiello parla di «direttori amministrativi senza requisiti e primari riconfermati solo se hanno la tessera del Pdl. Su ospedali di montagna e Infrastrutture Lombarde – aggiunge – non ho avuto alcuna risposta dal governatore: non ha il senso delle istituzioni, dopo aver relazionato in Aula se ne va e non accetta il confronto, vogliamo i numeri, ce li dica con calma e lasci per un attimo quell`iPad… Spara stronzate sulla stampa come la riconversione dell`ospedale di Lungro: lo è già! Continua a dispensare accreditamenti privati a chi è dalla sua parte politica. Non entro nelle questioni giudiziarie, è un problema suo e dei magistrati, non è così che ci si libera da un governatore. Non è un fatto di campanile, Scopelliti ha fatto la marcia su Cosenza e le visite all`ospedale di Rogliano, promettendo una nuova sanità ma sappiamo di liste d`attesa da 7 mesi a un anno per una radioterapia! Le partorienti di Cosenza vengono mandate a Castrovillari, è anche questo un viaggio della speranza. Nel 2011 una donna può ancora perdere il figlio perché non arriva in tempo all`ospedale, e ci sono sale operatorie che aspettano le garze da 10 giorni…».
Frammartino rilancia la Cardiochirurgia a Cosenza (argomento che riemerge carsicamente nel dibattito come la Corte d`Appello e la facoltà di Medicina nel capoluogo bruzio) ancora più utile ora che il punto d`appoggio non calabrese più vicino si è spostato da Potenza a Bari; poi corregge un po` il tiro di Aiello che aveva elogiato alcune iniziative di Loiero: «Non abbiamo nostalgia della sanità dei comparaggi e delle scelte elettorali, le colpe sono anche del centrosinistra»; su Scopelliti «non mi rallegro della notizia dell`avviso di garanzia».
Tocca a Mirabelli, invece, ridimensionare lo sbilanciamento delle politiche filo-reggine («Esistono da prima di Scopelliti») e discostarsi dai vicini di tavolo anche sul rapporto pubblico-privato: «I posti letto per acuti gravano per il 56% sul pubblico e per il 44 sul privato, e sappiamo che molti malati vengono “dirottati” sulle strutture private dallo stesso pubblico: bisogna potenziare l`interazione tra i due soggetti, per evitare casi limite come l`impossibilità di ricoverare un anziano con problemi cardiaci o respiratori, magari in estate, per mancanza di barelle. Su pubblico e acuti il Piano di rientro di Doris Lo Moro andava bene, è naufragato per colpa del centrosinistra».

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