Sanità Cosenza, Mazzuca: «Occhiuto convochi la conferenza dei sindaci»
COSENZA «Nella settimana delle cardiologie aperte in tutta Italia, in Calabria siamo costretti a ricordare che le attività di cura e prevenzione su questo specifico aspetto sono cosa sempre più rara…

COSENZA «Nella settimana delle cardiologie aperte in tutta Italia, in Calabria siamo costretti a ricordare che le attività di cura e prevenzione su questo specifico aspetto sono cosa sempre più rara o difficile». Lo afferma, in una nota, Giuseppe Mazzuca, capogruppo del Pse al Comune di Cosenza nella quale chiede al sindaco «la convocazione con urgenza della Conferenza dei sindaci dell`Asp di Cosenza».
«La disastrosa situazione del nostro sistema sanitario – prosegue Mazzuca – è sotto gli occhi di tutti. Sono tanti i reparti chiusi o i servizi che per intere zone del nostro territorio regionale non sono più garantiti. Tra questi la cardiologia e le terapie intensive, venute meno o fortemente ridotte nei servizi offerti in realtà importanti come Trebisacce, Cetraro, San Giovanni in Fiore, Rogliano, Acri, Scilla, Tropea, Mesoraca, Soveria Mannelli e Serra San Bruno. Ad aggravare la situazione l`assenza di servizi sostitutivi o lo stato in cui versano altri ambiti, ad esempio la chirurgia, la cui difficile situazione di recente e` stata denunciata anche dall`Acoi, l`associazione nazionale dei chirurgi».
«Per questo fatichiamo – sostiene ancora Mazzuca – a capire l`atteggiamento trionfalistico che il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti mostra nelle sue pubbliche dichiarazioni, non ultima l`intervista rilasciata al Tg3 regionale. In Calabria stiamo assistendo a una vera e propria cancellazione dei Lea, i livelli essenziali d`assistenza. La nostra sanità è in uno stato che ha superato ogni livello d`allarme, in particolare a Cosenza. È un dato di fatto che la nostra provincia sia la più svantaggiata dall`intera politica sanitaria del governo regionale. Per questo in una settimana in cui nel resto del paese si fa cura e prevenzione, noi non possiamo far altro che augurarci una decisa inversione di tendenza per far sì che presto anche il Calabria, anche a Cosenza si ripristini quel diritto inalienabile che è il diritto alla salute».