Manca il governatore, consiglio regionale rinviato a giovedì 23
REGGIO CALABRIA Un consiglio regionale ad personam. Ancora una volta, il parlamentino calabrese dimostra la sua impotenza di fronte alle volontà e ai diktat del governatore Scopelliti, in cerca di so…

REGGIO CALABRIA Un consiglio regionale ad personam. Ancora una volta, il parlamentino calabrese dimostra la sua impotenza di fronte alle volontà e ai diktat del governatore Scopelliti, in cerca di solidarietà e sostegno dopo la deposizione del colonnello Giardina durante l’ultima udienza del processo “Meta”. Doveva essere il giorno dedicato a trasporti e infrastrutture, settori tra i più nevralgici dell’intero sistema regionale. Invece, le forze di maggioranza hanno deciso di posticipare la discussione a giovedì 23 e di concentrare il loro impegno per la difesa del “capo”, messo in difficoltà dalle circostanziate accuse dell’ex colonnello del Ros. Il centrodestra, dopo una riunione separata durata più di tre ore, ha infatti espresso solidarietà e vicinanza incondizionate nei confronti di Scopelliti, indicato da Giardina come persona vicina alla lobby politico-mafiosa che gestiva gli appalti del Comune di Reggio. «Abbiamo ritenuto opportuno – ha detto il capogruppo Pdl Luigi Fedele – rinviare la seduta per permettere al presidente Scopelliti di esserci (il governatore è volato a Milano per un incontro a villa Gernetto con Berlusconi e Alfano, ndr) e di affrontare un argomento che riguarda tutti i calabresi. Si tratta di attacchi che noi riteniamo del tutto ingiustificati, è nostro interesse discutere invece dei problemi veri che riguardano la Calabria, come quello dei trasporti». Ci teneva il centrodestra ad affrontare la questione della mobilità regionale e della carenza delle infrastrutture, ma, evidentemente, prima bisognava occuparsi di altre questioni, come quella di difendere a oltranza Scopelliti dalle pesanti accuse che provengono da un processo che vede alla sbarra il gotha dei clan della provincia reggina. Accuse mosse da un pubblico ufficiale il cui impegno ha permesso la cattura di boss del calibro di Pasquale Condello, Peppe Morabito, Giuseppe e Gregorio Bellocco. Ma se il centrodestra ha deciso di bloccare i lavori, è pur vero che il centrosinistra ha ubbidito in silenzio. Malgrado non si siano accodate alle dimostrazioni di solidarietà “forzate” che in queste ore stanno arrivando da più parti a Scopelliti, le forze di minoranza non hanno comunque fatto nulla per evitare che la seduta venisse sospesa e si affrontassero alcune delle questioni più importanti per la società e l’economia calabresi.
DULBECCO Il Consiglio è riuscito almeno a ricordare il premio Nobel per la medicina Renato Dulbecco, scomparso oggi all’età di 98 anni. Dulbecco era nato a Catanzaro il 22 febbraio 1914, ma ha vissuto buona parte della sua vita negli Stati Uniti. A inizio seduta, l’Aula ha osservato un minuto di silenzio in onore dell’illustre scienziato. «A nome di tutto il consiglio regionale della Calabria – ha detto il presidente Franco Talarico – esprimo profondo cordoglio per la scomparsa dello scenziato che pur vivendo in America da più di mezzo secolo, era orgoglioso delle sue origini calabresi». «È con tristezza – ha affermato ancora il presidente dell’assemblea – che la sua terra ricorda l`uomo la cui vita è stata carica di impegni e di grandi e riconosciuti successi, ma anche lo scienziato che ha reso possibile comprendere e combattere alcuni degli aspetti più preoccupanti delle malattie tumorali. Alla sua famiglia, ma anche a tutti coloro che lo ricordano, perchè lo hanno conosciuto direttamente, o per essersi formati sulle sue ricerche scientifiche, esprimiamo la nostra vicinanza più affettuosa». «Il professor Renato Dulbecco – ha concluso Talarico – lo annoveriamo con grande orgoglio tra i talenti di questa nostra regione, nella speranza che i suoi insegnamenti e il suo carattere mite ed entusiasta possano contagiare sempre più i giovani italiani e segnatamente i nostri giovani calabresi impegnati nella ricerca».