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Trasporti, Calabria cantiere aperto

Banchi semivuoti e ritmi compassati. Dopo il rinvio di lunedì scorso e le (timide) schermaglie di questa mattina tra maggioranza e opposizione sull’affaire Scopelliti-Giardina, era grande l’attesa pe…

Pubblicato il: 23/02/2012 – 19:26
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Trasporti, Calabria cantiere aperto

Banchi semivuoti e ritmi compassati. Dopo il rinvio di lunedì scorso e le (timide) schermaglie di questa mattina tra maggioranza e opposizione sull’affaire Scopelliti-Giardina, era grande l’attesa per il dibattito in Consiglio sui trasporti e le infrastrutture, punti nevralgici dell’intero sistema regionale. La montagna, però, ha partorito solo un topolino: un accordo bipartisan che impegna i capigruppo a sottoscrivere un elenco delle priorità da sottoporre all’attenzione del governo.
Era grande l’attesa soprattutto per l’intervento del governatore, che ha letto una relazione sulle azioni intraprese dalla sua giunta nel campo della mobilità e della realizzazione delle opere pubbliche. «Il perseguimento di un vero recupero degli atavici ritardi in tema di infrastrutture – ha detto Scopelliti – è al centro della nostra azione politica. È evidente che gli sforzi regionali non sono sufficienti a garantire la perseguibilità di un obiettivo di portata così ampia che richiede il concorso di importanti risorse sia in termini economici che di sostegno istituzionale per un rilancio in cui fermamente crediamo».
Nell’ambito dell’accessibilità all’interno del territorio regionale, Scopelliti ha ricordato l’impegno a favore dei Grandi progetti, tra cui rientrano l’adeguamento della Gallico-Gambarie, la nuova aerostazione di Lamezia, il sistema di collegamento Catanzaro città-Germaneto e la metropolitana di Cosenza. E ancora – tra gli interventi finanziati dai fondi Por Calabria Fesr 2007-2013 – la messa in sicurezza della statale 106, lo sviluppo del corridoio jonico e gli adeguamenti dei porti di Vibo, Corigliano e Crotone. È in fase di avvio anche il project financing per la realizzazione dell’aeroporto di Sibari, malgrado durante l’incontro di inizio febbraio con Scopelliti il ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera abbia manifestato tutte le sue perplessità.
Per Scopelliti si tratta di opere necessarie, in quanto «l’elevato divario in termini di dotazione infrastrutturale e qualità di servizi di trasporto del Sud costituisce un elemento di criticità per la crescita soprattutto in termini di impatto sulla competitività e la sostenibilità dello sviluppo». Ci sarà ancora da aspettare invece per il completo adeguamento dell’A3 (sono 217 i milioni finanziati a fronte di un costo complessivo di 2,8 miliardi di euro) e della statale 106. Non mancano alcune critiche sottili a Rfi, colpevole, secondo il governatore, di non tenere la velocizzazione della linea Battipaglia-Reggio nella giusta considerazione.
Altra questione delicata è quella relativa ai collegamenti con il centro-nord, fortemente compromessi a causa della soppressione di decine di treni a lunga percorrenza. Proprio per questo la giunta regionale invoca un intervento deciso del governo nei confronti di Trenitalia. Scopelliti ha inoltre ribadito l’importanza degli aeroporti di Reggio e Crotone e chiesto un decreto ministeriale che disponga gli oneri di servizio pubblico per i due scali. Oltre al ponte sullo Stretto (che non sembra essere tra le priorità del governo Monti) per il presidente della giunta è giunto il momento di «riorganizzare la mobilità per disciplinare i flussi tra Reggio, Villa San Giovanni e Messina».
Per il raggiungimento di questi obiettivi, è stato Scopelliti a tendere la mano alle forze d’opposizione al fine di «individuare le priorità della Calabria e dare un impulso significativo all’azione del governo centrale». Ipotesi subito accolta da Sandro Principe, che tuttavia esorta la giunta a puntare su un regionalismo più stringente («l’unico modo per raggiungere risultati concreti») e a presentare un piano generale dei trasporti che individui le priorità del territorio. Favorevole a un accordo strategico con la maggioranza anche Agazio Loiero, che però sottolinea «l’eccessivo ottimismo della relazione del presidente della Regione, farcita di futuribile». L’opinione dell’ex governatore è che «la situazione non sia semplice. Ciò che si prospetta oggi si poteva fare benissimo quando c’era il governo Berlusconi, che ha sottratto importanti risorse alla Calabria senza che Scopelliti dicesse una parola».
Per Carlo Guccione (Pd) «è giunto il momento di nominare un assessore ai trasporti che sia punto di riferimento per un settore strategico». Emilio De Masi auspica invece una riduzione dell’isolamento della regione e una mobilità interna dignitosa, che metta fine a «sofferenze inenarrabili per i cittadini, in violazione dei diritti sanciti dalla Costituzione». «In Calabria dobbiamo fare l’esatto contrario dei No-Tav – sostiene Salvatore Magarò (Scopelliti presidente) -. Mentre lì protestano perché non si realizzi un’opera, qui invece dobbiamo mettere in piedi manifestazioni imponenti per la loro costruzione». Di fondamentale importanza, nella disamina di Fausto Orsomarso (Pdl), è la situazione ferroviaria regionale, soggetta all’arbitrio di Mauro Moretti «che fa quello che vuole con i contratti di servizio senza alcun controllo da parte della politica». «Bisogna stabilire le priorità per le infrastrutture – è l’opinione di Pasquale Tripodi (Misto) – da realizzare in base a prospettive di sviluppo precise».

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