Il magistrato Giusti indagato anche a Catanzaro
Non c`è solo l`inchiesta della Procura di Milano a carico del gip di Palmi, Giuseppe Giusti, arrestato ieri per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa. Il magistrato è stato indagato anche dalla…

Non c`è solo l`inchiesta della Procura di Milano a carico del gip di Palmi, Giuseppe Giusti, arrestato ieri per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa. Il magistrato è stato indagato anche dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Un procedimento diverso da quello di Milano e in cui Giusti è stato chiamato a rispondere di corruzione in atti giudiziari e associazione per delinquere, con l`aggravante della finalità di agevolazione di un`organizzazione di tipo mafioso. Il giudice Giancarlo Giusti è indagato dalla Dda di Catanzaro dallo scorso anno per alcuni episodi specifici risalenti a quando prestava servizio nel tribunale di Reggio Calabria. Lo si è appreso in ambienti della Dda catanzarese. Temporalmente i fatti oggetto di indagine sono, quindi, antecedenti al periodo preso in esame dall`inchiesta della Dda di Milano (2009-2010) che ha portato ieri all`arresto del magistrato, ma in alcuni casi si sovrappongono, anche se non c`è alcuna relazione tra le due inchieste e gli episodi al centro della valutazione dei magistrati. A Reggio Calabria, Giglio ha ricoperto vari incarichi, nel civile, nella sezione fallimentare, nella sezione misure di prevenzione e nel tribunale del riesame. Sull`inchiesta, il riserbo della Dda catanzarese è massimo, anche perché, è stato rilevato in ambienti della stessa Procura, allo stato non è stato emesso alcun atto.
Sarà interrogato domani mattina, verso le 12, nel carcere milanese di Opera, il magistrato Giancarlo Giusti, arrestato ieri per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa nell`ambito dell`inchiesta della Dda di Milano sulla cosca dell`ndrangheta dei Lampada. Il magistrato, che svolgeva la funzione di gip al tribunale di Palmi dal 2010 e prima dal 2001 alle esecuzione immobiliari a Reggio Calabria, poi sospeso dal Csm a dicembre, sarà interrogato dal gip di Milano Giuseppe Gennari. Non si sa ancora se nell`interrogatorio di garanzia, a difendere il magistrato, accusato di essere stato corrotto dalla `ndrangheta anche con una serie di soggiorni di lusso a Milano in compagnia di “prostitute“, sarà la ex moglie, Teresa Puntillo, avvocato del Foro di Palmi. Il suo nome, come legale dell`ex marito, compare nell`ordinanza cautelare. Il giudice, che venne assolto dal Csm nel 2007 malgrado fosse emerso che una società del suocero aveva acquisito un immobile ad un`asta di cui si occupava lo stesso magistrato, sarebbe stato pagato dalla cosca per un valore complessivo di «almeno 71 mila euro», tra escort, viaggi aerei e la partecipazione come “socio occulto” a una societa` immobiliare. E per la cosca il magistrato si sarebbe speso, anche attraverso il perito architetto Fabio Pullano, per far assegnare immobili pignorati al presunto boss Giulio Lampada e ai suoi “uomini”, tra cui l`avvocato Vincenzo Minasi. In un diario “informatico“, sequestrato dagli investigatori della squadra mobile, Giusti raccontava la sua vita “fra donne, amore, vino e affari“.