"Minotauro", 172 hanno chiesto di essere giudicati a Reggio
TORINO Hanno chiesto di essere giudicati a Reggio Calabria i 172 accusati di concorso in associazione mafiosa a Torino. Di loro 117 sono detenuti dal giugno 2010 quando vennero arrestati nel corso de…

TORINO Hanno chiesto di essere giudicati a Reggio Calabria i 172 accusati di concorso in associazione mafiosa a Torino. Di loro 117 sono detenuti dal giugno 2010 quando vennero arrestati nel corso della maxi-operazione “Minotauro” contro le infiltrazioni della `ndrangheta a Torino e provincia. In udienza preliminare (che è iniziata ieri e proseguirà fino al 25 maggio) tutti gli accusati hanno presentato eccezione di competenza territoriale. I cinque pubblici ministeri hanno replicato che «ormai la `ndrangheta è un fenomeno da anni impiantato nel Torinese, dove ci sono i “locali” e dove avvengono le attività di stampo mafioso». Il gup Francesca Christillin ha annunciato che si pronuncerà sulla questione il prossimo mercoledì. Intanto è scaduto oggi il termine per costituirsi parte civile in questa fase del procedimento penale. Al momento soltanto un imprenditore di Cuorgnè, che fu vittima di estorsione, ha deciso di farsi avanti, ma altri enti pubblici o associazioni possono costituirsi parte civile in apertura di fase dibattimentale. Tra queste, non si esclude possa farsi avanti la rete antimafia “Libera”. È un`ipotesi alla quale sta lavorando lo staff legale dell`associazione, che segue con attenzione l`udienza preliminare. «La presenza di Libera nel processo sarebbe significativa – spiega la referente della rete in Piemonte, Maria José Fava – in quanto soggetto collettivo, espressione della società civile, che si pone a fianco di quanti sono stati lesi dall`attività mafiosa sul territorio piemontese, e quindi di quanti hanno deciso e decideranno di costituirsi parte civile».