A volte ritornano: il Cosenza 1914 vuole iscriversi all`Eccellenza
COSENZA La prima sensazione è la più classica: a volte ritornano. Mentre la Cosenza pallonara smaltisce la delusione (l`ennesima) per la mancata promozione in Lega Pro, i “Cosenza” rischiano di molti…

COSENZA La prima sensazione è la più classica: a volte ritornano. Mentre la Cosenza pallonara smaltisce la delusione (l`ennesima) per la mancata promozione in Lega Pro, i “Cosenza” rischiano di moltiplicarsi. Non sarebbe la prima volta. Non ci sarà un derby con il San Vito semivuoto, ma dalle stanze del “Cosenza Calcio 1914” fanno sapere di essere pronti a tornare in campo. L`annuncio è stato pubblicato sul sito della società e spiega che l`amministratorie unico della srl, Eugenio Funari, «ha formulato al presidente della Figc, Giancarlo Abete, e al presidente della Lega nazionale dilettanti, Carlo Tavecchio, l’autorizzazione ad iscrivere la squadra al campionato di Eccellenza (LND) per la prossima stagione sportiva 2012/2013».
Funari, nella lettera pubblicata sul sito, riepiloga i passaggi che hanno portato alla fine calcistica del marchio originale rossoblù, precipitato nel limbo per la seconda volta in pochi anni e sempre sotto la guida della famiglia Pagliuso: «In qualità di amministratore unico nonché di maggior azionista delle quote societarie, il sottoscritto riusciva, anche se con enormi difficoltà derivanti dalla sconsiderata amministrazione societaria che fino a quel tempo aveva caratterizzato la vita della società, a concludere il campionato di calcio di Prima Divisione della Lega Pro, stagione 2010/2011. Purtroppo, circostanze avverse legate a punti di penalizzazione ricevuti durante il corso della predetta stagione, causate dall’imprudente amministrazione societaria, determinarono la retrocessione della squadra in Seconda Divisione di Lega Pro. Le finanze aziendali, ridotte al lumicino, non consentirono l’iscrizione al predetto campionato di Seconda Divisione, con la conseguente esclusione della società da ogni altro tipo di competizione. Da quel giorno, il sottoscritto ha iniziato un lungo e difficile percorso che lo ha visto impegnato nell’effettuare operazioni aziendali tali da evitare il fallimento giuridico della società amministrata».
Conclusione: la società è ancora “viva” e «si ritrova nelle condizioni di poter riprendere un percorso sportivo, in maniera sana ed adeguata, ripartendo da un campionato di categoria inferiore».
Un ritorno inatteso, quello del commercialista. Resta sullo sfondo una domanda: perché cercare di “resuscitare” la vecchia società proprio quando la fine del campionato si è colorata di scontri e polemiche? Perché provare a rimettere in gioco il marchio storico del calcio cosentino mentre esiste un`altra società divorata da livori che si sono gonfiati negli ultimi mesi? È possibile che si vogliano sfruttare le fratture nella “Nuova Cosenza” per coltivare altri interessi (calcistici e no)?
I dubbi sono molti, moltissimi. Anche se l`operazione (cioè l`iscrizione all`Eccellenza) sembra praticamente impossibile sotto il profilo tecnico. Oltretutto, Funari glissa sui debiti nei confronti di fornitori, calciatori e staff tecnico rimasti “appesi” dopo l`ultima fallimentare esperienza dei Pagliuso in riva al Crati. Vedremo.
Intanto, la “Nuova Cosenza”, dopo lo sfogo molto sopra le righe del suo allenatore, Tommaso Napoli, pensa al secondo posto e ai play off da affrontare per cercare un ripescaggio nella Seconda divisione della Lega Pro. Non sarà facile. Si dovrà lavorare molto sul versante finanziario (probabilmente la Lega chiederà alle società di versare una fideiussione di 300mila euro per rispettare i parametri necessari all`iscrizione) e sperare che gli altri non centrino l`obiettivo. Un po` triste, dopo il fallimento sul campo. Ma non resta altro.