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Battistello e l’humor contro le istituzioni

E a Londra Contship tira pure le orecchie alle istituzioni nazionali e, indirettamente, a quelle calabresi. Tra le notizie rimbalzate dopo la kermesse sulla portualità mondiale, svoltasi nella capita…

Pubblicato il: 10/05/2012 – 12:26
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Battistello e l’humor contro le istituzioni

E a Londra Contship tira pure le orecchie alle istituzioni nazionali e, indirettamente, a quelle calabresi. Tra le notizie rimbalzate dopo la kermesse sulla portualità mondiale, svoltasi nella capitale del Regno Unito, ce n’è una che sembra fatta apposta per smentire l’approccio ottimistico dimostrato nei giorni scorsi, tra gli altri, dal governatore Peppe Scopelliti. A Gioia Tauro le relazioni tra i soggetti pubblici e l’azienda funzionano? I comunicati stampa della giunta regionale parlano di «rinnovata sintonia tra le parti»? Intervenendo all’assise tenutasi nella city, Cecilia Battistello, presidente di Contship, è sembrata avere le idee chiare su come Stato e Regione, anche a Gioia Tauro, dovrebbero sostenere meglio l’operatore privato, cioè la sua società. E sono idee critiche, forse perché esposte all’estero, ma certamente inconcilianti col trionfalismo della comunicazione istituzionale che, giusto l’altro ieri, in una nota del governatore, accreditava la permanenza di «una buona tenuta dei volumi, nonostante il periodo di crisi» nel porto calabrese. Tutto va bene nel terminal controllato da Contship? Lady container ha detto: «Speriamo almeno che Tom Eckelman (figlio del patron di Contship, ndr), entrato da un anno in Morgan Stanley, ci aiuti a trovare quei denari necessari per finanziare i nostri corposi piani di investimento, come compagnia privata che vuole fare il grande passo di provvedere a realizzare quelle opere infrastrutturale che normalmente spetterebbero all’apparato pubblico». Si lamenta la Battistello, e ironizza, richiamando i buoni rapporti con la grande banca americana, Ms, e si fa più seria quando allude ai ritardi della burocrazia, forse anche a quelli delle autorità calabresi per la spesa dei fondi dell’Accordo di programma quadro. «Rinnovata sintonia tra le parti»: ma a Londra si sono accorti del contrario. E intanto Gioia Tauro aspetta i «corposi Piani di investimento» dell’operatore privato che sta per ottenere un terzo anno di cassa integrazione.

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