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SEQUESTRO DELL`ALACO | La lungimiranza di Acquaro

Acquaro diventa esempio di amministrazione lungimirante. A due anni dalla decisione di strappare la convenzione con Sorical e all`indomani dell`indagine della Procura di Vibo Valentia, il sindaco del…

Pubblicato il: 19/05/2012 – 20:00
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SEQUESTRO DELL`ALACO | La lungimiranza di Acquaro

Acquaro diventa esempio di amministrazione lungimirante. A due anni dalla decisione di strappare la convenzione con Sorical e all`indomani dell`indagine della Procura di Vibo Valentia, il sindaco del piccolo paese calabrese, Giuseppe Barillaro, può tirare un sospiro di sollievo per una scelta «fortemente a rischio di impopolarità» e che, invece, oggi, si è dimostrata vincente. È il giugno del 2010 quando Barillaro scelse di rinunciare ai servizi della società mista. «Ritenemmo con convinzione e responsabilità di assumere questa decisione in quanto la qualità complessiva del servizio fornito dalla Sorical – racconta in una lettera il sindaco – non giustificava assolutamente l’onere finanziario sostenuto dall’ente, e quindi dalla comunità, ammontante a ben 30mila euro che annualmente venivano previsti in fase di redazione del bilancio di previsione per fronteggiarne il costo». Barillaro non nasconde le paure di quei momenti per «la possibile ondata di proteste e accuse di inadeguatezza e/o irresponsabilità che sarebbero potute provenire sull’amministrazione comunale da parte di cittadini che, abituati ormai da anni a non registrare alcun tipo di carenza idrica, avrebbero dovuto fare ora i conti con una più equa e soprattutto razionale distribuzione dell’acqua». «Fortunatamente – scrive oggi  – la nostra intuizione andò a buon fine e, smentendo i soloni di turno che predicevano chissà quali problemi e carenze nell’approvvigionamento idrico, il servizio autogestito di erogazione, sostitutivo di quello fornito dalla Sorical, andò subito a regime grazie anche e soprattutto ad un più razionale utilizzo delle nostre sorgenti e ad una ottimizzazione della rete di distribuzione dell’acqua resa di nuovo efficiente, dopo anni di abbandono e degrado, dagli interventi di ripristino prontamente attuati dai nostri operatori Lsu con la supervisione dello storico fontaniere cittadino che non ha esitato a rendersi disponibile pur se ormai da qualche anno in pensione». «In considerazione di tutto ciò viene oggi facile affermare che due anni fa non solo “abbiamo visto bene, ma soprattutto abbiamo agito bene!”, anche se rimane forte il rammarico per il tanto, troppo denaro pubblico speso invano negli anni precedenti senza per questo, stando almeno alle indagini in corso,  tutelare adeguatamente il bene fondamentale della salute dei cittadini». Barillaro esprime solidarietà a quei paesi «che guardano con apprensione e timore all’inchiesta in corso per le possibili conseguenze sulla salute pubblica»,ma sottolinea «la soddisfazione di aver in quell’occasione saputo assolvere all’imperativo primario che dovrebbe ispirare l’azione di ogni buon amministratore e cioè la consapevole e coerente convinzione di aver operato nell’interesse generale. Un compiacimento rafforzato dalla considerazione che almeno per una volta una decisione amministrativa saggia ed esemplare – conclude il sindaco di Acquaro – sia stata adottata da una piccola comunità dell’entroterra vibonese».

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