Sequestrato il patrimonio di un presunto affiliato alla cosca Libri
REGGIO CALABRIA Ben 58 immobili, beni aziendali e altri beni del valore di 20 milioni di euro sono stati sequestrati all’imprenditore Francesco Gregorio Quattrone da parte degli uomini della Direzion…

REGGIO CALABRIA Ben 58 immobili, beni aziendali e altri beni del valore di 20 milioni di euro sono stati sequestrati all’imprenditore Francesco Gregorio Quattrone da parte degli uomini della Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria. Quattrone, 55 anni, di Reggio Calabria, è stato già destinatario in passato della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per la durata di due anni. E` stato coinvolto nell’operazione “Olimpia 1” come presunto affiliato alla cosca Libri, e poi prosciolto dal gup del Tribunale di Reggio Calabria. Di Quattrone hanno parlato i collaboratori di giustizia Giovanni Riggio, Giuseppe Calabrò, Antonino Rodà, Antonino Gullì e Paolo Iannò, sottolineando il suo ruolo di “referente”, negli anni ’90, della cosca Libri nel locale di Gallina a Reggio Calabria. Il 27.10.2010, il gip del Tribunale di Reggio Calabria emetteva un`ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Quattrone perché ritenuto responsabile di avere fatto parte assieme ad altri della cosca Libri. Successivamente il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione del Riesame – annullava l`ordinanza disponendo l’immediata liberazione di Quattrone. Il provvedimento odierno è stato emesso a seguito di una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali svolti dalla Dia di Reggio Calabria nella quale è stato ricostruito in modo certosino il complesso dei beni mobili e immobili e dei beni aziendali riconducibili a Quattrone. Gli accertamenti patrimoniali hanno consentito di accertare una sproporzione tra i modesti redditi dichiarati dall’imprenditore e l’ingentissimo patrimonio aziendale e personale allo stesso riconducibile. In particolare sono stati sottoposti a sequestro 58 unità immobiliari e produttive tra cui vastissimi appezzamenti di terreno agricolo per un’estensione di oltre 360.000 metri quadri, beni aziendali nonché rapporti finanziari nei confronti dell’imprenditore per un valore complessivamente stimabile in circa 20 milioni di euro. I beni sequestrati sono stati affidati dall’autorità giudiziaria a due professionisti reggini che ne cureranno la custodia e l’amministrazione garantendone la prosecuzione delle attività aziendali.