Rapinarono e ferirono anziano disabile, arrestati due giovani
Rapinarono un anziano disabile costretto sulla sedia a rottelle, sparandogli un colpo a una gamba. Questa mattina, però, dopo quattro mesi di indagini i carabinieri della Compagnia di Soverato hanno…

Rapinarono un anziano disabile costretto sulla sedia a rottelle, sparandogli un colpo a una gamba. Questa mattina, però, dopo quattro mesi di indagini i carabinieri della Compagnia di Soverato hanno eseguito due ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emesse dal tribunale di Catanzaro nei confronti di Vincenzo Notaro 25 anni e Bruno Zambrano 24, entrambi residenti a Sant’Andrea Apostolo sullo Jonio. Una terza ordinanza di custodia cautelare in carcere ai danni un pregiudicato dello stesso paese non è stata eseguita perché l`uomo si trova all’estero. I reati contestati in concorso ai tre vanno dalla rapina aggravata, alle lesioni personali, alla detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo, alla ricettazione, nonché la detenzione abusiva di munizioni solo per Zambrano.
Le misure scaturiscono da un’articolata e puntuale attività d’indagine avviata dai militari della stazione di Sant`Andrea e dell’aliquota operativa della Compagnia di Soverato a seguito della rapina perpetrata ai danni di un anziano a fine febbraio. I malviventi, armati di una pistola, dopo aver forzato la porta dell’abitazione dell’anziano invalido di 84 anni, con il volto travisato, erano penetrati in casa, intorno alle 21.30 e, dopo averlo minacciato ed esploso un colpo d’arma da fuoco che l’aveva ferito ad una gamba, erano riusciti a fuggire con un bottino di circa 500 euro. Le indagini svolte nell’immediatezza dei fatti avevano consentito di raccogliere preziosi elementi indiziari utili alla ricostruzione dei fatti, supportati successivamente da diverse attività di intercettazione. Sulla scorta delle risultanze probatorie raccolte, il gip del Tribunale di Catanzaro, ha disposto gli arresti domiciliari per Notaro e Zambrano, mentre la custodia in carcere in danno del terzo soggetto tutt’ora irreperibile. Un quarto soggetto, anch’esso di Sant’Andrea, risulta indagato a piede libero.