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Bombe a Reggio, chiesti sei anni per Nino Lo Giudice

Sei anni di reclusione al boss pentito Nino Lo Giudice. È questa la richiesta di condanna formulata dal pm della Dda di Catanzaro, Salvatore Curcio, nel processo con rito abbreviato all`esponente del…

Pubblicato il: 11/06/2012 – 15:12
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Bombe a Reggio, chiesti sei anni per Nino Lo Giudice

Sei anni di reclusione al boss pentito Nino Lo Giudice. È questa la richiesta di condanna formulata dal pm della Dda di Catanzaro, Salvatore Curcio, nel processo con rito abbreviato all`esponente dell`omonimo clan reggino. L`uomo, noto come “Nino il nano”, si è autoaccusato di essere stato l`ideatore degli attentati compiuti nel 2010 ai danni della Procura generale di Reggio Calabria e al palazzo dove abita il procuratore generale Salvatore Di Landro, oltre che dell`intimidazione al procuratore Giuseppe Pignatone.
Nell`avanzare la richiesta di condanna, il pm ha calcolato lo sconto di un terzo della pena per il rito abbreviato e l`ulteriore riduzione prevista dalle norme sui benefici per i collaboratori di giustizia.
Lo Giudice ha iniziato a collaborare subito dopo essere stato arrestato per altri motivi e, tra l`altro, si è autoaccusato delle bombe chiamando in causa anche il fratello, Luciano Lo Giudice, Antonio Cortese, ritenuto l`armiere della cosca, e Vincenzo Puntorieri. Per questi ultimi tre il processo, con rito ordinario, è iniziato venerdì scorso e rinviato al 22 ottobre prossimo dopo una serie di eccezioni presentate dai difensori. Nino Lo Giudice, invece, ha chiesto di essere processato con rito abbreviato e l`udienza è cominciata stamani davanti al gup di Catanzaro Maria Rosaria Di Girolamo. Dopo la richieste del pm l`udienza è stata aggiornata al 25 giugno quando sarà la volta dell`arringa difensiva. Quindi è prevista la sentenza. Lo Giudice ha seguito lo svolgimento dell`udienza in videoconferenza senza intervenire. Per lui il pm ha espresso parere favorevole alla concessione degli arresti domiciliari.

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