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Mammografo inutilizzato, esposto alla Corte dei conti

A distanza di quasi tre anni è ancora inattivo il servizio di mammografia nella struttura radiologica di via Paparo a Catanzaro. A denunciarlo sono alcune associazioni e partiti (Il baco resistente…

Pubblicato il: 16/06/2012 – 11:55
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Mammografo inutilizzato, esposto alla Corte dei conti

A distanza di quasi tre anni è ancora inattivo il servizio di mammografia nella struttura radiologica di via Paparo a Catanzaro. A denunciarlo sono alcune associazioni e partiti (Il baco resistente, Cittadinanzattiva, Ulixes, Azimut 360, Dirittocrazia popolare, Prc e Fli) che hanno presentato un esposto alla Procura della Corte dei conti. Nel luglio del 2009 l`Asp di Catanzaro e la Lega italiana lotta contro i tumori(Lilt) siglarono una convenzione in base alla quale la stessa Lega, ente di diritto pubblico, veniva ospitata gratuitamente presso i locali di via Paparo, per mettere in campo le attività di prevenzione oncologica. In contropartita la Lilt concedeva all’Asp l’uso gratuito delle strumentazioni sanitarie di sua proprietà, acquistate per l’occasione: un mammografo di ultima generazione, una sviluppatrice digitale ed un ecografo. Invece, a distanza di tre anni, «la Lilt ha provveduto ad attivare le proprie attività istituzionali di prevenzione oncologica, la struttura pubblica ? si legge nell`esposto delle associazioni ? no». «Considerando le percentuali di incidenza tumorale riscontrate dalla Lilt nella sua pregevole attività di questi ultimi tre anni, percentuale tristemente maggiore delle medie nazionali, ci chiediamo se sia ancora tollerabile la negligenza dimostrata dall’Asp di Catanzaro. Ci chiediamo – proseguono le associazioni – quante diagnosi precoci di tumore al seno non siano state effettuate in questi anni, e con quali conseguenze, quante sofferenze, quanti travagli per la salute e la vita delle donne. Ci chiediamo quale altro tributo di vita umana sia da versare per rimuovere le incrostazioni, scuotere le coscienze, indurre il senso di responsabilità. Tutto ciò è davvero intollerabile e non più accettabile».
I firmatari dell`esposto chiedono, quindi, che l`Asp intervenga con la massima urgenza. «In assenza di riscontro positivo – concludono – avvieremo altre e più incisive azioni di protesta civile a tutela del diritto costituzionale alla salute».

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