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IN EDICOLA | Come ti frego il “Tavolo Massicci”

L`Azienda ospedaliera “Mater Domini”, nonostante il divieto assoluto imposto dal “Tavolo Massicci”, continua ad assumere personale attraverso una società di servizi. I sindacati, però, si sono accort…

Pubblicato il: 22/06/2012 – 18:23
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L`Azienda ospedaliera “Mater Domini”, nonostante il divieto assoluto imposto dal “Tavolo Massicci”, continua ad assumere personale attraverso una società di servizi. I sindacati, però, si sono accorti di quanto sta accadendo e hanno denunciato il fatto ai funzionari dei ministeri dell`Economia e della salute.
La vicenda ha inizio nel novembre scorso quando la Mater Domini, che gestisce il policlinico iuniversitario di Catanzaro, approva una delibera che ha per oggetto: affidamento servizio soc. Atena (Cz). Un appalto da  147.188 euro per mettere a disposizione a disposizione dell`azienda ospedaliera quattro unità destinate al front-office, 4 al servizio di ausiliarato e due per i laboratori che «presumibilmente saranno necessari per l`anno 2012 e che verranno utilizzati alla bisogna». Nella delibera la direzione si giustifica, spiegando che vi è «la necessità di migliorare i servizi all`utenza e in particolare per ciò che riguarda il front-office e l`inservientato». Impossibile, si legge ancora nel provvedimento, «reperire personale interno all`azienda», meglio rivolgersi a società esterne che «offrono servizi di ausiliarato, front-office e servizi vari che possono contribuire ad attenuare le difficoltà che si presentano all`interno dei vari servizi e unita operative». I primi sette lavoratori sono entrati in servizio nel mese di maggio. Pochi giorni dopo a Roma è giunta la lettera firmata dai segretari di Cgil, Cisl e Uil – Alfredo Iorno, Antonio Bevacqua e Raffaele Gentile. «L`operato dell`Azienda Mater Domini di Catanzaro – scrivono – oltre a costituire un evidente raggiro delle limitazioni e dei divieti imposti dal piano di rientro del disavanzo in sanità in tema di assunzioni di personale, contribuisce a creare nuovo precariato e non opera le dovute misure di razionalizzazione nell`impiego del personale esistente». La lettera si conclude con la richiesta di intervento dei tecnici del “Tavolo Massicci”.


(l`articolo integrale si può leggere sul numero 54 del settimanale Corriere della Calabria in edicola)

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