L`ex hotel Jolly diventerà Museo di Alarico

COSENZA L`anno scorso il temuto “dibattito estivo” sui quotidiani – puntuale e inutile come i consigli degli esperti a «bere molto e non uscire nelle ore di punta soprattutto se piccoli o anziani» – riguardò l`abbattimento dell`ex hotel Jolly, il mostruoso palazzone color crema che da decenni funesta la confluenza Crati-Busento. Pareva fosse arrivata l`ora della sede Aterp, almeno così pensò chi lesse i proclami del neosindaco Occhiuto. Lettere alatissime, interventi battaglieri, proposte, interviste e concorsi di idee che manco per Ground Zero. Poi l`estate finì, e con essa il dibattito. Rimase nei puri di cuore la speranza di poter rivedere da piazza Valdesi quel fascinoso spicchio di centro storico (corso Plebiscito, la chiesa di San Francesco di Paola, il quartiere Paparelle, Palazzo Arnone…), senza un parallelepipedo a 6 piani come copertura.
Ora arriva la notizia che il Jolly “rivivrà” come sede del Museo di Alarico, che dunque diverrà il terzo polo cittadino in pochi metri quadrati (la Galleria Nazionale e il Museo dei Brettii e degli Enotri sono a un tiro di schioppo). «Abbiamo chiesto il finanziamento alla Regione – ha detto il sindaco Mario Occhiuto nel corso della conferenza stampa di presentazione di Invasioni 2012 – e il presidente Scopelliti ha assicurato che ce lo farà avere presto, avremo risposte già nella prossima settimana».
Nel progetto sarà coinvolto anche Luca Ardenti, secondo cui «il mito di Alarico è legato anche al concept originario di Invasioni: la diversità come tesoro nascosto». La speranza è che, come promesso, oltre ai tesori si nascondano anche le brutture come l`ex Jolly…