Niente certificato antimafia: la "Multiservizi" verrà sciolta
REGGIO CALABRIA La mancata concessione del certificato antimafia da parte della Prefettura di Reggio Calabria determinerà nelle prossime ore lo scioglimento della società mista “Multiservizi”. Un eff…

REGGIO CALABRIA La mancata concessione del certificato antimafia da parte della Prefettura di Reggio Calabria determinerà nelle prossime ore lo scioglimento della società mista “Multiservizi”. Un effetto giuridico che sarà prodotto in maniera automatica dall’articolo 3 dello statuto dell’azienda, che prevede, in caso di accertata infiltrazione mafiosa, la messa in liquidazione della stessa società.
Determinante, in questo senso, è stata la decisione dell’Ufficio territoriale del governo, guidato dal prefetto Vittorio Piscitelli, che ha emanato l`interdittiva. L’esecutivo guidato da Demetrio Arena, nel corso della riunione del 3 luglio, non ha potuto fare altro che prenderne atto con una delibera che a stretto giro di posta sarà notificata all’amministratore delegato della “Multiservizi”, l’ingegnere Francesco Costantino. Quest’ultimo è stato nominato alla guida dell’azienda, con le mansioni di “traghettatore”, dopo la bufera giudiziaria che ha investito la società mista.
Sul piano procedurale, lo scioglimento (che non è ancora avvenuto) non è l’effetto della delibera della giunta comunale. Perché la “Multiservizi” venga sciolta, i vertici dell’azienda dovranno convocare prima il consiglio di amministrazione e poi l’assemblea dei soci. In quella sede, sarà preso atto del verificarsi della condizione prevista dall’articolo 3 dello statuto e, dunque, si procederà alla nomina del commissario liquidatore. Nel frattempo, l’attività di ordinaria amministrazione verrà regolarmente svolta per ottemperare all’obbligo di garantire i servizi pubblici essenziali.