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Sorical, i dubbi dopo la liquidazione

CATANZARO La liquidazione era l`unica strada per salvare la società dall`assedio dei creditori (i debiti ammonterebbero a circa 200 milioni). Per questo la Regione e Veolia l`hanno scelta come “inizi…

Pubblicato il: 10/07/2012 – 12:16
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Sorical, i dubbi dopo la liquidazione

CATANZARO La liquidazione era l`unica strada per salvare la società dall`assedio dei creditori (i debiti ammonterebbero a circa 200 milioni). Per questo la Regione e Veolia l`hanno scelta come “inizio della fine” di Sorical, la società mista che ha gestito il settore idrico calabrese e che, da ieri, si avvia al tramonto. Lasciando ai calabresi un servizio molto carente (ma le colpe vanno condivise con i Comuni) e dubbi ancora da sciogliere nelle aule della giustizia contabile e amministrativa.
Il primo: i crediti vantati dai Comuni. Se è vero, infatti, che questi ammontano a 200 milioni di euro e hanno finito per affossare il bilancio dell`azienda, è altrettanto vero che questa cifra è calcolata sulla base di tariffe che la Corte dei conti ha ritenuto errate. Troppo elevate, per via di un errore di conversione commesso nel passaggio dalla lira all`euro. Altra questione irrisolta – e da discutere nelle prossime settimane: come si lasceranno l`amministrazione regionale e la multinazione francese? Nella conferenza stampa in cui è stato annunciato il “divorzio” (e l`inizio della ricerca di un nuovo partner privato), il governatore Giuseppe Scopelliti ha preannunciato un lungo percorso per ricostruire eventuali inadempienze del privato (o del pubblico), in modo da sciogliere la società senza traumi. Solo alla fine di questo percorso si potrà partire con il nuovo bando e con un progetto di rilancio. Ed eccoci al terzo dubbio: sempre in quella conferenza stampa, l`assessore ai Lavori pubblici Pino Gentile non ha chiuso alla possibilità che i privati possano avere addirittura una quota di maggioranza nel futuro dell`acqua calabrese. Un passaggio delicato anche questo, perché il referendum che risale a un anno fa dice esattamente il contrario (e cioè che la gestione deve essere pubblica).
Insomma, la liquidazione è soltanto un passaggio (tra l`altro «definito da tempo», come ha spiegato l`ex presidente Sergio Abramo). Il difficile arriva adesso: bisognerà ripensare un sistema che produce sprechi (l`acqua che si “perde” nelle tubazioni calabresi è più del 40%), disagi e contenziosi infiniti. Il primo step, a questo punto, sarà la nomina dei commissari liquidatori, che subentreranno al cda. Mentre Abramo, che nelle ultime settimane ricopriva il doppio ruolo di sindaco di Catanzaro e presidente di Sorical, potrà ora dedicarsi soltanto a governare il capoluogo.
I 270 dipendenti della società dell`acqua, intanto, aspettano di sapere quale sarà il loro futuro.

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