Cosca Dragone, sequestrati i beni di "Gheddafi"
Un sorvegliato speciale con obbligo di firma perché ritenuto affiliato al clan Dragone, Domenico Multari, detto “Gheddafi”, trasferitosi da tempo nel veronese, si è visto sequestrare beni per 500mila…

Un sorvegliato speciale con obbligo di firma perché ritenuto affiliato al clan Dragone, Domenico Multari, detto “Gheddafi”, trasferitosi da tempo nel veronese, si è visto sequestrare beni per 500mila euro dalla Direzione investigativa di Padova.
Multari, ritenuto elemento di spicco della `ndrangheta, ha precedenti per sequestro di persona, omicidio colposo, bancarotta fraudolenta e ricettazione con pene passate in giudicato.
Da tempo Multari si è trasferito con la famiglia nel veronese dove è avvenuta parte del sequestro di beni che sarebbero il frutto della sua attività delittuosa.
La Dia di Padova ha così messo i sigilli a una abitazione di Gazzo Veronese, a due case a Sena di Cropani (in provincia di Catanzaro), a una Mercedes C220, a cinque motorini e a una quota rilevante del capitale della Real Costruzioni con sede a Verona.
Altri beni non sono stati sequestrati perché oggetto di procedure di confisca da parte di istituti di credito.
Multari – secondo la Dia – risulta aver mantenuto una condotta delittuosa che avallerebbe la tesi che ancora oggi sia appartenente alla `ndrangheta.
Secondo gli inquirenti, la sua pericolosità sarebbe comprovata dal tentativo di
nascondere il frutto della propria attività criminale utilizzando prestanome a cominciare da alcuni membri del suo nucleo familiare.