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La Regione non paga: stato di agitazione all`Asi di Reggio

Le organizzazioni sindacali del consorzio Asi di Reggio Calabria hanno proclamato lo stato di agitazione per «le enormi difficoltà dell`Ente a poter proseguire le proprie attività istituzionali indis…

Pubblicato il: 13/07/2012 – 14:12
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La Regione non paga: stato di agitazione all`Asi di Reggio

Le organizzazioni sindacali del consorzio Asi di Reggio Calabria hanno proclamato lo stato di agitazione per «le enormi difficoltà dell`Ente a poter proseguire le proprie attività istituzionali indispensabili alla crescita economica
della Calabria».
«Il motivo fondamentale che ha portato allo stato di agitazione – è scritto in una nota di Cgil, Cisl, Uil e Findici – è lo stato di abbandono in cui il consorzio Asi di Reggio Calabria è stato lasciato dalle istituzioni. La conseguenza è
la paralisi delle attività consortili portatrici di sviluppo economico per la nostra regione e la mancanza di risorse per il pagamento delle retribuzioni, malgrado i vari crediti che l`ente vanta su più fronti, su tutti la Regione che tarda a versare
all`Asi la somma di oltre un milione di euro dovuto per anticipazioni su lavori eseguiti dal consorzio. La stessa Regione ha da più mesi completato tutti gli adempimenti burocratici finalizzati al pagamento di tale somma che concretamente resta ancora nelle casse regionali. Pur non risolvendo i problemi finanziari dell`ente, il pagamento di quanto dovuto dalla Regione permetterebbe per qualche mese il pagamento delle retribuzioni ai dipendenti, che già da giugno non percepiscono lo stipendio».
«Le organizzazioni sindacali, a nome dei dipendenti – prosegue la nota – fanno appello alla Regione perché porti a compimento la riforma dei consorzi industriali per dare agli stessi gli strumenti per poter proseguire le proprie attività a sostegno della crescita economica della Calabria. I consorzi industriali vanno potenziati con tutte le risorse finanziarie e operative disponibili legate allo sviluppo industriale e non impoverite come è stato fatto finora».
Lo stato di agitazione proseguirà nei prossimi giorni con manifestazioni e incontri delle organizzazioni sindacali con i referenti istituzionali, fino al raggiungimento di concrete soluzioni per i consorzi calabresi, per il bene di tutta la Calabria».

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