Scopelliti a processo per il "buco" di Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA Peppe Scopelliti sarà processato il prossimo 7 novembre per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. La decisione è stata presa questo pomeriggio dal giudice per le udienze prelimina…

REGGIO CALABRIA Peppe Scopelliti sarà processato il prossimo 7 novembre per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. La decisione è stata presa questo pomeriggio dal giudice per le udienze preliminari, Antonino Laganà. L’attuale governatore della Calabria ed ex sindaco di Reggio è stato rinviato a giudizio insieme ai tre revisori dei conti di Palazzo San Giorgio: Carmelo Stracuzzi, Domenico D’Amico e Ruggero Ettore De Medici. Il processo, nato dal secondo filone del “caso Fallara” si fonda su una relazione dei periti della Procura secondo cui, per i soli due anni oggetto dell’indagine, nelle casse del Comune di Reggio si sarebbe prodotto un disavanzo di 87 milioni di euro. Gli imputati, secondo gli inquirenti, in concorso con l`ex dirigente del settore Finanze e tributi Orsola Fallara (morta in circostanze misteriose dopo aver ingerito acido muriatico), «avrebbero falsamente rappresentato nella contabilità dell’ente dati e circostanze determinando l’approvazione dei bilanci di previsione dell’ente per gli anni 2008 e 2009 nonché quella del rendiconto di gestione per l’anno 2008». Gli avvocati difensori nel corso dell’udienza di oggi avevano chiesto un ulteriore rinvio della decisione, in modo da poter allegare agli atti altri documenti contabili del Comune. Il gup Laganà è però stato irremovibile nella scelta di non posticipare ulteriormente il suo pronunciamento finale. Alterazione dei residui attivi, entrate fittizie per dimostrare liquidità inesistenti e occultamento del disavanzo di amministrazione. C’è tutto questo nell’inchiesta coordinata dal procuratore Ottavio Sferlazza e dal sostituto Sara Ombra, che dal 7 novembre vedrà alla sbarra altro quattro imputati, tra cui il governatore della Calabria, Peppe Scopelliti. Che fra i suoi “avversari”, ironia della sorte, vedrà anche il Comune di Reggio Calabria, ammesso fra le parti civili.
Il difensore
«Sono certo che il dibattimento ci permetterà di dimostrare l`estraneità di Scopelliti». Lo ha detto l`avvocato Aldo Labate, che insieme a Nico D`Ascola, difende Giuseppe Scopelliti, oggi rinviato a giudizio in qualità di ex sindaco di Reggio Calabria.
Il governatore: «Sono sereno»
«Il clima che c`è oggi nel paese, così come in Calabria e in particolare nella mia città, Reggio, non lasciava intravedere altro che questo esito dell`udienza preliminare. Dispiace registrate che un`accusa si possa fondare sull`assunto che un sindaco non poteva non sapere. Meno male che c`è un processo pubblico, così potrò dimostrare di fronte alla mia città qual`è la verità». Così il presidente della Regione Calabria Peppe Scopelliti ha commentato il rinvio a giudizio, in qualità di ex sindaco di Reggio, deciso oggi dal gup. «Sono molto sereno – aggiunge – così come lo sono sempre stato. L`unica persona che poteva dimostrare la mia totale estraneità ai fatti sarebbe stata Orsola Fallara ma purtroppo, come lei ha ricordato nella sua ultima conferenza stampa, non può farlo perché è stata indotta al suicidio dal clima che si era creato intorno a lei. Quindi andrò al processo sereno per motivare il fatto che non e` vero che non potevo non sapere».