Bersani: «In Calabria vicini a punto di non ritorno»
Al primo posto tra le priorità c`è la chiusura della controversa vicenda («dopo 40 anni è arrivato il momento di dire basta») del Ponte sullo Stretto di Messina. La mozione sulla Calabria presentata…

Al primo posto tra le priorità c`è la chiusura della controversa vicenda («dopo 40 anni è arrivato il momento di dire basta») del Ponte sullo Stretto di Messina. La mozione sulla Calabria presentata dai vertici del Pd mercoledì mattina a Montecitorio, vuole accendere i riflettori su una regione troppo spesso dimenticata dai governi nazionali. I vertici democrat chiederanno la calendarizzazione dell`atto parlamentare alla ripresa della pausa estiva. La mozione propone di predisporre un intervento urgente e poi un progetto di medio termine per la Calabria con investimenti sul lavoro e sulle infrastrutture. Le risorse recuperate dallo scioglimento della società Ponte sullo Stretto, per il Pd andrebbero usate per sviluppare le infrastrutture. «È una battaglia nazionale – spiega il capogruppo alla Camera, Dario Franceschini – perché, dopo tanti anni di leghismo e berlusconismo, si è seminata l`idea che il sud è un problema ma il sud è una risorsa del paese». Della stessa idea il segretario nazionale Pier Luigi Bersani: «Il governo Berlusconi ha reso impronunciabile la parola Mezzogiorno, noi siamo per la reciprocità, diciamo le stesse cose a Varese e a Catanzaro. Dentro il tema Mezzogiorno spicca la questione Calabria che intendiamo prendere di petto. In quella regione la quantità si sta trasformando in qualità e si sta toccando un punto da cui poi è difficile il ritorno. Questa mozione allude a compiti che toccano al governo e in parte alla regione e allude al tema di una riscossa civica e che si possa avviare una svolta». Indietro non si torna, insomma. In sala, ad ascoltare le parole del leader del Pd, c`è quasi tutto lo stato maggiore del partito calabrese: il commissario regionale D`Attorre, i parlamentari Doris Lo Moro, Nicodemo Oliverio, Naria Grazia Laganà, Rosa Villecco Calipari, Franco Laratta, Luigi De Sena e Cesare Marini, i consiglieri regionali Sandro Principe, Mario Maiolo e Francesco Sulla, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, e altri dirigenti di primo piano come Gigi Meduri. Le loro posizioni sono sintetizzate dalle parole di Marco Minniti: «Si è verificata una divaricazione sempre più netta rispetto alle altre regioni del nord e anche del sud. Se non c`è una forte terapia d`urto, la Calabria rischia di morire.
LE ALTRE QUESTIONI Poi spazio alle domande dei cronisti. Tante le questioni sollevate tra cui la deficitaria gestione dei fondi europei, la presenza sempre più asfissiante della `ndrangheta nelle istituzioni pubbliche e lo stato dell`informazione (in particolare di quella pubblica) in Calabria. Su quest`ultimo tema Bersani è categorico: «Il governo Monti è chiamato a dare risposte concrete».
APPUNTAMENTO A LAMEZIA A conferma dell`attenzione che il Pd intende riservare alla Calabria, Bersani ricorda l`appuntamento con la Conferenza nazionale sul Mezzogiorno in programma a Lamezia Terme per i prossimi 28 e 29 settembre. Prevista la presenza di tutti i big del partito. Prima del rompete le righe, c`è spazio pure per una battuta che strappa più di un sorriso ai colonnelli calabresi arrivati nella capitale: «Verrò a passare il compleanno – è il 29 settembre ndr – lì da voi. E poi non dite che non vi voglio bene».