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Riforma Afor, le reazioni

«L`obiettivo principale è uscire dalla fase commissariale. In questa direzione, oggi, nella seconda Commissione consiliare, si è consumato un passaggio importante con l`approvazione della legge. Ades…

Pubblicato il: 26/07/2012 – 17:26
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Riforma Afor, le reazioni

«L`obiettivo principale è uscire dalla fase commissariale. In questa direzione, oggi, nella seconda Commissione consiliare, si è consumato un passaggio importante con l`approvazione della legge. Adesso lo sforzo aggiuntivo, in vista della prossima seduta del consiglio regionale, è quello di arrivare a un testo che sia il più esaustivo, completo e condiviso possibile, tenendo conto di quanto emerso oggi in sede di dibattito. Sono questioni che risalgono alla notte dei tempi, ma a questo punto ciò ha poca importanza. Fondamentale, è invece, una verifica puntuale e precisa dello stato dell`arte, perché la data del 3 agosto sia quella giusta per aprire una nuova stagione del settore». Lo ha detto, in merito all`approvazione delle leggi che istituiscono e disciplinano l`attività dell`Azienda regionale per la forestazione, l`assessore all`Agricoltura Michele Trematerra, che ha partecipato alla seduta della seconda Commissione assieme al direttore del Dipartimento Giuseppe Zimbalatti. «Oggi la maggioranza di centrodestra in seconda Commissione consiliare ha dato l`estrema unzione all`Afor e alle Comunità montane come soggetti pubblici per dare vita ad un`agenzia di tipo privatistico che avrà conseguenze nefaste soprattutto per i lavoratori». Lo afferma il consigliere di Idv, Mimmo Talarico, a conclusione dei lavori dell`organismo. «In particolare, il gruppo di Idv – sostiene Talarico – ha fatto notare che si arriva a una pseudo riforma senza avere fatto i conti con il passato, senza, cioè, individuare limiti, errori, abusi che si sono consumati nel corso della passate gestioni. Anche noi riteniamo che Afor, Comunità montane e Arssa vadano riformati, ma se fossimo al governo della Regione avremmo avvertito almeno la necessità di chiarire ai calabresi i nuovi obiettivi per le aree montane della regione».
«L`andamento dei lavori della seconda Commissione ha fatto emergere le perplessità che aveva posto il gruppo consiliare del Partito democratico con la richiesta di approfondimento in precedenza avanzata in merito alla riforma dell`Afor, e non accolta dalla maggioranza di centrodestra». È quanto affermano, in una nota, i consiglieri regionali del Pd Bruno Censore, Demetrio Battaglia, Carlo Guccione e Nino De Gaetano. «Approvare un testo normativo – è scritto nella nota – come fatto oggi in presenza di criticità finanziarie allo stato insuperabili, peraltro espresse anche dal dipartimento Bilancio che pregiudicano la stabilità finanziaria della legge, significa volere compromettere in maniera irreversibile un progetto di riforma di cui la Calabria necessita e su cui è avvertita la piena consapevolezza di tutte le forze politiche calabresi».
«È un errore arroccarsi su una proposta che non ha copertura finanziaria e non consentirà la riforma dell`Afor – dichiara Andrea Di Martino, coordinatore regionale Sel –. La maggioranza di centrodestra in Regione Calabria dimostra così insensibilità e miopia. C`era in campo una proposta di tute le opposizioni che avrebbe consentito l`approvazione di una buona riforma. Una legge che avrebbe garantito sia i diritti dei lavoratori, che pratiche di buona gestione e di risparmio. Il fatto che si sia deciso di procedere, oggi in commissione, a colpi di maggioranza, rischia solo di produrre una ennesima battuta di arresto in questo settore. Lasciando i lavoratori ed il territorio Calabrese in una condizione di abbandono».

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