Idv dalla parte dei precari della scuola
REGGIO CALABRIA A favore dei precari della scuola e contro le scelte del governo. Di certo il partito di Italia dei valori sa da che parte stare. Lo ha ribadito anche oggi, nel corso di una conferenz…

REGGIO CALABRIA A favore dei precari della scuola e contro le scelte del governo. Di certo il partito di Italia dei valori sa da che parte stare. Lo ha ribadito anche oggi, nel corso di una conferenza stampa in consiglio regionale alla presenza del consigliere Idv Giuseppe Giordano e del vicepresidente della commissione parlamentare Cultura, Pierfelice Zazzera. L’assemblea pubblica dal titolo “Con i precari della scuola” ha visto la forte rappresentanza degli insegnanti di sostegno della provincia di Reggio. Alla loro condizione, il partito dipietrista ha recentemente dedicato una interrogazione parlamentare, nella quale sono state evidenziate tutte le criticità relative al sostegno degli alunni disabili, che «sono oltre 2300, un numero destinato a crescere nell’anno scolastico 2012/2013», a fronte di una dotazione organica di sostegno nella provincia di Reggio pari a «770 posti». Una proporzione inadeguata, se si tiene conto che il rapporto numerico tra gli insegnanti e gli alunni «perché sia utile e produttivo dovrebbe essere di 1 a 2».
«Il governo – ha detto Giordano – colpisce l’istruzione, cioè la colonna portante del Paese. Il decreto direttoriale numero 7 prevede la riconversione dei docenti in esubero in docenti di sostegno, mortificando il ruolo degli insegnanti e la missione della scuola». «Reggio – ha continuato il consigliere Idv – è un caso emblematico, con un organico sotto dimensionato che prevede un rapporto 1 a 4 rispetto agli alunni disabili. È inaccettabile». Subito dopo, Giordano ha annunciato l’intenzione di «portare la battaglia in consiglio regionale con una risoluzione».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Pierfelice Zazzera, che critica fortemente i provvedimenti messi in campo dal governo Monti. «Idv – ha spiegato – ha presentato una risoluzione alla quale l’esecutivo non riesce a dare una risposta da tre settimane. Noi chiediamo il ritiro del decreto direttoriale, perché è sbagliata l’idea stessa della riconversione degli insegnanti». Resta sul piatto, però, la questione degli esuberi del corpo docente. «Il problema – osserva ancora il parlamentare – esiste in quanto frutto di tagli e razionalizzazioni. Per questo vogliamo che questi insegnanti siano usati come dotazione organica aggiuntiva nell’istituto in cui hanno la titolarità». «Tenere i docenti nel precariato – spiega Zazzera – significa tenerli sotto ricatto. La scuola deve ribellarsi».
Italia dei valori ha dunque un’idea precisa dei provvedimenti di cui ha bisogno la scuola, e Zazzera ne ha presentato una sintesi, a tratti vibrante di proteste contro le scelte del governo dei tecnici, ma non solo. «Il centrosinistra e Berlusconi – ha detto – non hanno messo la scuola come primo elemento del loro programma per la crescita del Paese. Anche questo governo dice di voler rendere competitivo il Paese, ma persegue questo obiettivo riducendo sempre più i diritti dei cittadini. Per rincorrere la Cina facciamo le riforme della Fornero, riducendo i cittadini a schiavi. Noi diciamo che si deve investire nella ricerca, nell’università, nella istruzione e formazione. Il prossimo governo di centrosinistra dovrà tenere ben presente che la crescita passa attraverso il potenziamento della scuola». Un istituto fondamentale che – secondo il parlamentare dipietrista – è soggetto a continue e inaccettabili prevaricazioni. A cui Zazzera risponde con una stoccata finale, quando afferma che «il ministro Profumo e il Miur dovrebbero essere accusati di caporalato contro gli insegnanti precari».