Mare sporco, botta e risposta tra Nucara e Legambiente
Francesco Nucara si scaglia contro Goletta Verde che ogni anno diffonde i dati relativi allo stato di salute del nostro mare. I risultati resi noti a agosto hanno assegnato alla Calabria la maglia ne…

Francesco Nucara si scaglia contro Goletta Verde che ogni anno diffonde i dati relativi allo stato di salute del nostro mare. I risultati resi noti a agosto hanno assegnato alla Calabria la maglia nera, registrando 19 punti non balneabili nella contestazione generale degli operatori del settore. Il deputato del gruppo Misto e membro della commissione Ambiente, mercoledì, ha depositato un`interrogazione a risposta immediata in calendario alla Camera. «Goletta Verde – scrive Nucara – era già a conoscenza che quei 24 punti erano stati valutati negativamente anche da Arpacal, la quale aveva apposto il divieto di balneazione, mentre sui restanti 630 prelievi Arpacal aveva dichiarato l`eccellenza del mare calabrese. Conformemente ai criteri fissati dalla direttiva 2006/7/CE spetta alle Regioni effettuare, al termine di ogni stagione balneare, la vera classificazione delle acque di balneazione; Legambiente riceve finanziamenti dal ministero dell`Ambiente e della tutela del territorio e del mare e/o dalle regioni per svolgere tale tipo di attività, ma, visto i risultati scientifici di cui Goletta Verde si avvale per effettuare le analisi, sarebbe il caso di togliere questi finanziamenti a un`associazione la cui credibilità viene continuamente minata da dati contraddittori che non servono a nulla, né per conoscere la realtà dell`inquinamento, né per aiutare gli organi competenti a trovare soluzioni efficaci». «Legambiente – aggiunge Nucara – annualmente effettua questa pseudo ricerca ma gli unici enti abilitati a eseguire il controllo sulla balneabilità delle acque marine e a diffondere dati ufficiali sono le arpa regionali. Goletta Verde con i suoi dati privi di valore scientifico metterebbe in dubbio il rigore, imposto tra l`altro dalle direttive europee, con il quale le arpa regionali effettuano le analisi».
Immediata arriva la replica di Goletta Verde che respinge al mittente le accuse.
Il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, in una nota, replica all`interrogazione fatta dal deputato Francesco Nucara circa i dati di Goletta Verde sul mare a cui ieri ha risposto il ministro dell`Ambiente Corrado Clini. «Goletta Verde – afferma Cogliati Dezza – attraverso analisi scientifiche verifica la presenza dei punti critici lungo la costa italiana minacciati dall`inquinamento e da troppi scarichi fognari non depurati, senza volersi sostituire al lavoro delle autorità preposte ai controlli sulla balneabilità del mare. Nelle sue conferenze stampa e nei suoi comunicati, Legambiente non ha, infatti, mai parlato di balneabilità delle acque ma di inquinamento del mare in alcuni punti determinati. Goletta Verde ha avuto il merito di portare in prima piano un problema serio e delicato lanciando l`allarme sulla mancata depurazione e sulla qualità delle acque, con risultati che vengono messi a disposizione di enti locali e agenzie preposte ai controlli per andare alla ricerca e alla soluzione della causa della contaminazione. Esiste un problema inquinamento legato al malfunzionamento di alcuni depuratori costieri e a scarichi abusivi, che giungono a mare tramite canali o torrenti. Ed è proprio quello che Goletta Verde denuncia con un monitoraggio rigoroso, serio e trasparente come dimostrano i 27 anni di attività della campagna. Inoltre come ha giustamente ricordato il ministro Clini, Goletta Verde non si avvale di finanziamenti pubblici». Il presidente di Legambiente della Calabria, Franco Falcone, ha evidenziato che «si continua a nascondere l`evidenza sulle carenze del sistema depurativo in Calabria. Proprio ieri la Procura di Paola ha inviato 150 avvisi di garanzia sulla gestione della depurazione relativa alla fascia costiera cosentina. Inoltre non è un caso, infatti, che dei 109 comuni italiani, oggetto della recente condanna da parte della Corte di Giustizia europea, 18 sono in Calabria e tutti questi hanno ricevuto la condanna più grave, in quanto manchevoli di fognature, per un totale di quasi 530mila cittadini vittime di tale grave disservizio. Il provvedimento dell`Europa conferma puntualmente i dati di Goletta Verde».