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La Calabria non interessa al Parlamento

ROMA Seduta alla Camera (desolatamente vuota) interamente dedicata ai problemi della Calabria, quella andata in scena lunedì pomeriggio sotto la presidenza di Rosy Bindi e alla presenza, in rappresen…

Pubblicato il: 10/09/2012 – 19:14
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La Calabria non interessa al Parlamento

ROMA Seduta alla Camera (desolatamente vuota) interamente dedicata ai problemi della Calabria, quella andata in scena lunedì pomeriggio sotto la presidenza di Rosy Bindi e alla presenza, in rappresentanza del governo, del ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca. In Aula è stata illustrata la mozione (sulla quale ci sarà un voto nella giornata di martedì) presentata dal Pd e che vede come primo firmatario Pier Luigi Bersani. La posizione dei democrat è stata illustrata da Marco Minniti, che non ha usato mezzi termini per invocare un intervento immediato del governo Monti: «Non è usuale una mozione su una singola regione, firmata da un grande partito e dal suo segretario – ha detto Minniti – e la sua giustificazione va letta nella condizione di drammaticità quotidianamente ricordata dagli istituti di ricerca. Secondo il Sole 24 Ore  – ha proseguito Minniti – la capacità di reazione dei territori alla crisi vede la Calabria ultima, ma ciò che mi preoccupa di più è la distanza tra la Calabria, ultima, e la penultima che, ad esempio, ha il doppio degli indici di valutazione rispetto alla Calabria».
«Raggiungere la Calabria – ha rimarcato Marco Minniti – è difficilissimo, muoversi al suo interno è ancora più difficile per cittadini e imprese e in queste condizioni la Calabria muore, si spezza, si rompe il tessuto connettivo e se la Calabria non può fare a meno dell’Italia, l’Italia non può fare a meno della Calabria perché essa rappresenta unità del Paese. Se si spezza la Calabria – ha concluso Minniti – si spezza un pezzo dell’unità d’Italia». A rincarare la dose c`ha pensato il suo collega Franco Laratta: «Noi non chiediamo l`elemosina. Chiediamo solo di essere messi alla pari degli altri cittadini italiani, per poter concorrere alla crescita del Paese. Chiediamo i giusti mezzi. Non siamo figli di un dio minore».
A Minniti e Laratta hanno fatto seguito gli interventi di Aurelio Misiti (“Grande Sud”), Angela Napoli (Fli), Mario Tassone (Udc). A rappresentare il Pdl è stato, invece, Pino Galati. Che ha rilevato: «C`è bisogno di una scuola con fondi pubblici e privati per incentivare il turismo e formare i giovani dando loro un`opportunità lavorativa». E poi un accenno alla riorganizzazione delle sedi giudiziarie messa a punto del governo: «È stato un errore accorpare il tribunale di Rossano a quello di Castrovillari».
Cesare Marini, altro deputato calabrese del Pd, ha puntato forte sul tema dei trasporti: «È interesse nazionale risolvere il problema del costo dei trasporti in Calabria o quello della mancata utilizzazione delle aree industriali attrezzate con incisive defiscalizzazioni per i nuovi insediamenti». «Il tempo a disposizione è limitato, già la concorrenza della Grecia, della Turchia e delle nuove realtà del nord Africa insidiano il settore primario, potendo godere di costi di produzione minori», ha rilevato Marini.
Di rimando l`intervento della vicepresidente dei deputati del Pd, Rosa Villecco Calipari: «La “questione Calabria” è al centro dell`azione politica del Partito democratico e per questo chiediamo che i contenuti di questa mozione: più lavoro, infrastrutture, cultura, sicurezza siano assunti dall`esecutivo del governo Monti. Ma assicuriamo, fin da ora, che saranno i cardini del programma del nostro partito con il quale chiederemo il consenso agli italiani tutti e ai calabresi in particolare, per il futuro governo del Paese».
«Se il Pil della Lombardia è il doppio di quello della Calabria, così com`è doppio il tasso di disoccupazione. Se le donne non entrano nel mercato del lavoro o vengono licenziate ed è disoccupato quasi un giovane su due. Se il maggior numero di laureati formato dall`università della Calabria non ha trovato spazio nella realtà della nostra regione – spiega Calipari nel suo intervento – bisogna intervenire immediatamente perché ha ragione Monti: “affinché l`Italia cresca, il Sud deve cambiare di più del resto del Paese”».
Per l`immediato la vicepresidente Pd chiede il finanziamento del programma straordinario per gli uffici giudiziari e la polizia  giudiziaria della regione Calabria, approvato all`unanimità dalla commissione Antimafia lo scorso 25 gennaio e il ripensamento delle scelte dell`esecutivo in materia di tribunali. «Non immagino che qualcuno pensi che l`Italia, parafrasando Levi, possa fermarsi a Eboli o giù di lì -conclude Calipari-. Ma perché questo non succeda nei fatti, è tempo che l`agenda del governo Monti cambi ben oltre l`accelerazione delle delibere con cui il Cipe programma il Fondo sviluppo e coesione. Per il futuro, per noi che ci proponiamo alla guida dell`Italia, l`impegno è già preso».

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