Principe attacca: «Niente fondi europei per la forestazione»
LONGOBUCCO «Nella cultura di questi nostri paesi montani troviamo lealtà, saggezza, impegno e senso di responsabilità nello svolgimento dei propri ruoli». E’ quanto ha affermato Sandro Principe, pres…

LONGOBUCCO «Nella cultura di questi nostri paesi montani troviamo lealtà, saggezza, impegno e senso di responsabilità nello svolgimento dei propri ruoli».
E’ quanto ha affermato Sandro Principe, presidente del gruppo regionale del Partito democratico, partecipando ieri sera ad un convegno dal tema “Non più emergenza ma progettualità”, svoltosi a Longobucco ed organizzato dal locale circolo del Pd e da Zonadem.
Principe, nel corso del suo intervento, ha anche ricordato il forte impegno per il settore della forestazione del governo Amato, nel quale il leader socialista ricoprì la carica di sottosegretario al lavoro, che destinò circa tre mila miliardi di lire per il settore, rendendolo utile ed efficace perché quel finanziamento consentì la realizzazione di importanti progetti che, negli anni Novanta e nei primissimi anni Duemila, hanno salvato vaste aree della nostra regione dal dissesto idrogeologico.
«Oggi il problema dei forestali – ha proseguito Sandro Principe – è da ricercare nella incertezza dei finanziamenti e nell’assenza di una progettualità seria, capace di valorizzare il territorio e rendere produttivo il bosco. E’ necessario, pertanto, promuovere ed attuare una sinergia riformatrice in grado di coinvolgere Regione e Stato. In questo contesto la Calabria deve offrire tutte le condizioni necessarie affinchè il governo centrale mantenga i trasferimenti economici in favore della forestazione».
Entrando nel merito delle riforme dell’Arssa e dell’Afor proposte dalla giunta regionale, Principe ha ribadito le posizioni del gruppo consiliare regionale.
«A noi interessa – ha affermato Principe – tutelare i livelli occupazionali, ideare una progettualità importante per far si che la forestazione sia efficace, produttiva ed utile. E’ ovvio che ciò richiede la disponibilità di idonee risorse finanziarie, che difficilmente si potranno reperire dal Bilancio regionale, che è ingessato. Bisogna puntare, quindi, sui fondi europei. A tal proposito, tutte le altre regioni italiane stanno già da tempo discutendo del prossimo Por 2014-2020, ma la Calabria cosa fa?».
«Sull’ARSSA, comunque – ha proseguito il capogruppo del Pd – penso ci siano tutte le condizioni per chiudere la partita perché non si discute la veste pubblica dell’ente che, ormai è acquisito, verrà confermata. Sull’Afor, invece, dobbiamo puntare ad una soluzione capace di rendere compatibile una forestazione produttiva, efficiente ed utile al territorio con la salvaguardia dei livelli occupazionali. Chiedo a Trematerra, pertanto, un passo in avanti, prendendo ancora del tempo e mettendoci a tavolino per risolvere i problemi che permangono. In questo contesto anche il sindacato è chiamato a dare il proprio serio contributo, così come ha fatto sinora in perfetta sinergia con il gruppo del Pd».
«Siamo pronti al confronto rigoroso – ha concluso Sandro Principe – ma utile per le nostre comunità, partendo dal mantenimento dell’Afor come ente pubblico strumentale, non economico, della Regione, ricercando le risorse finanziarie necessarie per sostenere la progettualità di cui si è detto prima, ricorrendo anche ai fondi strutturali europei».
Un progetto di riforma che sta in piedi sia finanziariamente che sotto il profilo funzionale non può non vedere il necessario sostegno dello Stato centrale».