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Voto a Catanzaro, mancano i certificati degli invalidi

Continuano a emergere anomalie nel riconteggio delle schede elettorali di Catanzaro disposto dal Tar. Questa mattina la commissione incaricata dal prefetto si è concentrata sulle sezioni 39, 52 e la…

Pubblicato il: 19/09/2012 – 13:54
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Voto a Catanzaro, mancano i certificati degli invalidi

Continuano a emergere anomalie nel riconteggio delle schede elettorali di Catanzaro disposto dal Tar. Questa mattina la commissione incaricata dal prefetto si è concentrata sulle sezioni 39, 52 e la famigerata 85. Per le prime due sezioni è stata messa a verbale l`assenza dei certificati medici dei quattro disabili che hanno votato nei due seggi. Nel seggio di Lido, invece, dove la notte dello spoglio dovettero intervenire le forze dell`ordine, sono emerse tre schede senza la firma del segretario di sezione e, quindi, ritenute irregolari. La verifica della sezione 85 proseguirà il 28 settembre quando verrà terminato il riconteggio. Entro il 10 ottobre la relazione dovrà essere depositata al tribunale amministrativo che dovrà stabilire se le anomalie accertate siano sufficienti per annullare, anche solo parzialmente, le ultime elezioni comunali del capoluogo.
Intanto prosegue l`attività della Procura della Repubblica che ha aperto un fascicolo sulla presunta compravendita di voti che ha già portato all`iscrizione nel registro degli indagati di sei persone, tra cui il consigliere comunale della maggioranza Francesco Leone. Si attende che l`ufficio gip del tribunale, a cui è stata inoltrata l`istanza, fissi la data dell`udienza per l`incidente probatorio richiesto dal pm Gerardo Dominijanni. Secondo quanto si è appreso, gli avvocati difensori non hanno avanzato opposizione. L`incidente probatorio è finalizzato ad acquisire le dichiarazioni di tredici testimoni che, durante gli interrogatori con la polizia giudiziaria, hanno raccontato di aver ricevuto soldi o la promessi di posti di lavoro in cambio di voti. Si tratta in particolare di persone poco più che trentenni, la maggior parte residenti nel quartiere Siano. La richiesta di incidente probatorio è motivata dal fatto che la procura ipotizza che alcuni degli indagati potrebbero contattare i testimoni offrendo «loro denaro affinché essi, o non depongano in dibattimento, o ritrattino le loro dichiarazioni deponendo così il falso».

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