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Voto a Catanzaro, il mistero delle 13 schede

È forse una mano femminile ad aver compilato 13 schede con identica grafia e, naturalmente, uguale preferenza. Gli accertamenti degli inquirenti su quel gruppo di schede anomale emerse dalla sezione…

Pubblicato il: 20/09/2012 – 8:01
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Voto a Catanzaro, il mistero delle 13 schede

È forse una mano femminile ad aver compilato 13 schede con identica grafia e, naturalmente, uguale preferenza. Gli accertamenti degli inquirenti su quel gruppo di schede anomale emerse dalla sezione 18, durante il riconteggio deciso dal Tar, proseguono. Al titolare dell`inchiesta, il pm Gerardo Dominijanni, la Digos, che partecipa appositamente alle operazioni di verifica in Prefettura, ha trasmesso una dettagliata informativa su quanto scoperto nel seggio del quartiere Siano. Le 13 schede sono state analizzate e fotografate, poi reinserite nel plico sigillato. Dai primi esami effettuati pare proprio che le schede elettorali siano state compilate da un`identica mano, la forma dei caratteri lascerebbe pensare a una grafia femminile. Una scrittura in stampatello con elementi che si ripetono su ognuna delle 13 schede che portano il nome dello stesso candidato al consiglio comunale. Ma per avere certezze bisognerà effettuare una perizia calligrafica. Qualora, però, i sospetti trovassero conferme saremmo di fronte a un indizio più che concreto dell`utilizzo, almeno in quel seggio, del cosiddetto sistema della “scheda ballerina”. Qualcuno, quindi, sarebbe riuscito a far uscire dal seggio una scheda elettorale che viene compilata e consegnata a coloro che accettano di vendere la propria preferenza. L`elettore che riceve la scheda si presenta regolarmente al seggio e infila nell`urna la scheda compilata. La scheda che riceve la consegna “vergine” a chi provvederà a compilarla e a consegnarla ad altri cittadini disposti a ricevere in cambio del loro voto dai 50 ai 100 euro.
In attesa di ricevere conferme su queste ipotesi, il pm Dominijanni ha trasmesso, mercoledì mattina, all`ufficio gip del tribunale di Catanzaro l`istanza di incidente probatorio. L`udienza è finalizzata ad acquisire le dichiarazioni di tredici testimoni che, durante gli interrogatori con la polizia giudiziaria, hanno raccontato di aver ricevuto soldi o la promessa di posti di lavoro in cambio di voti. Si tratta in particolare di persone poco più che trentenni, la maggior parte residenti nel quartiere Siano. La richiesta di incidente probatorio è motivata dal fatto che la procura ipotizza che alcuni degli indagati potrebbero contattare i testimoni offrendo «loro denaro affinché essi, o non depongano in dibattimento, o ritrattino le loro dichiarazioni deponendo così il falso». Secondo quanto si è appreso, gli avvocati difensori dei sei indagati, tra cui il consigliere comunale Francesco Leone, non hanno avanzato opposizione.
Intanto prosegue il lavoro di verifica deciso dal Tar sui ricorsi presentati dal candidato sindaco del centrosinistra Salvatore Scalzo, dal Pd e da Sel. Mercoledì mattina la commissione incaricata dal prefetto si è concentrata sulle sezioni 39, 52 e la famigerata 85. Per le prime due sezioni è stata messa a verbale l`assenza dei certificati medici dei quattro disabili che hanno votato nei due seggi. Nel seggio di Lido, invece, dove la notte dello spoglio dovettero intervenire le forze dell`ordine, sono emerse tre schede senza la firma del segretario di sezione e, quindi, ritenute irregolari. La verifica della sezione 85 proseguirà il 28 settembre quando verrà terminato il riconteggio. Entro il 10 ottobre la relazione dovrà essere depositata al tribunale amministrativo che dovrà stabilire se le anomalie accertate siano sufficienti per annullare, anche solo parzialmente, le ultime elezioni comunali del capoluogo.

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