Operazione antidroga, le decisioni del gip

Il gip di Lamezia Terme, Carlo Fontanazza, non ha convalidato il fermo di quattro indagati nell`operazione antidroga “Miseria e nobiltà” coordinata dalla Dda di Catanzaro. Il giudice, pur non convalidando, ha disposto la misura cautelare in carcere per Emanuele Iannazzo e Donatello De Marco (entrambi difesi dall`avvocato Renzo Andricciola) e gli arresti domiciliari per Angelo Molinaro (difeso dall`avvocato Tiziana D`Agosto) e Concetto Trovato (assistito dai legali Antonio Larussa e Domenico Ferrise).  La non convalida del provvedimento di fermo è stata decisa anche dal gip di Genova chiamato a pronunciarsi sulla posizione di Carlo Ippolito (difeso dall`avvocato Gianni Russano) raggiunto dagli uomini delle Fiamme gialle proprio nel capoluogo ligure. Per il ventiduenne di Cirò è stata disposta la misura dell`obbligo di dimora.
Le 37 persone fermate (altre 6 sono ricercate) devono rispondere di un traffico internazionale di stupefacenti che avrebbe fatto capo, secondo le accuse del pm Vincenzo Luberto, a due consorterie criminali di Lamezia e Cirò. I due gruppi sarebbero riusciti a gestire un business milionario in tre continenti: dal Medio Oriente all`Europa fino all`Australia. Parallelamente alle investigazioni antidroga, i finanzieri hanno ricostruito le attività in cui venivano reimpiegati i proventi del traffico di droga. Sono stati così sequestrati beni per un valore stimato in circa 50 milioni di euro: 51 fabbricati, tra i quali alcune ville e abitazioni di pregio, 6 terreni, 26 attività economiche, fra ditte individuali e società, 58 automezzi e svariate quote societarie e polizze assicurative.