«Trasformate il Cie in Centro di prima accoglienza»
LAMEZIA TERME Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, è intervenuto nuovamente sulla situazione del Cie (Centro di identificazione ed espulsione) della città, dopo il recente Rapporto di Medu (…

LAMEZIA TERME Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, è intervenuto nuovamente sulla situazione del Cie (Centro di identificazione ed espulsione) della città, dopo il recente Rapporto di Medu (Medici per i diritti umani). «Le denunce di questi giorni – ha detto il sindaco di Lamezia – sono molto preoccupanti. L`esistenza dei Cie non dipende dai Comuni ma è il ministero dell`Interno che ha deciso e istituito queste strutture di detenzione in tempi ormai lontani e senza chiedere neanche un parere agli enti locali interessati. Più volte in passato – fa rilevare il sindaco – l`amministrazione comunale si era occupata del Cie di Lamezia, sottolineando la propria contrarietà, tant`è che in una lettera scritta nel 2007 all`allora ministro dell`interno Amato, all`indomani del drammatico suicidio di un cittadino bulgaro all`interno del Centro di permanenza temporanea, si era riproposta la questione dell`esistenza e del superamento dei Cpt». Di fronte a quanto nuovamente denunciato, il sindaco di Lamezia Terme ha scritto ancora una volta al ministro dell`Interno. Rivolgendosi ad Annamaria Cancellieri ha chiesto di trasformare il Centro di permanenza temporanea di Lamezia Terme «da centro di reclusione in centro di prima accoglienza, di solidarietà e di integrazione degli immigrati, ricordando che la nostra città è già parte del Programma nazionale per richiedenti asilo e profughi. Essendo il Cie ubicato su un terreno di proprietà comunale – ha evidenziato il sindaco – la prego di voler tener conto di questa nostra volontà. Tale soluzione rappresenterebbe un ulteriore tassello nella creazione di una rete locale di intervento e di sostegno alle politiche dell`immigrazione su cui la nostra amministrazione e` da tempo impegnata».