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Il cranio del “brigante” Villella torna in Calabria

LAMEZIA TERME Il giudice Gustavo Danise del tribunale  di Lamezia Terme ha stabilito che il museo universitario di antropologia criminale «Cesare Lombroso», situato a Torino, dovrà consegnare al Comu…

Pubblicato il: 06/10/2012 – 12:22
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Il cranio del “brigante” Villella torna in Calabria

LAMEZIA TERME Il giudice Gustavo Danise del tribunale  di Lamezia Terme ha stabilito che il museo universitario di antropologia criminale «Cesare Lombroso», situato a Torino, dovrà consegnare al Comune di Motta Santa Lucia uno dei teschi esposti nelle sue sale e pagarne le spese di tumulazione. Lo scrive oggi il Corriere della Sera, dando notizia della “telenovela” a metà tra storiografia e rivendicazione territoriale nata attorno al cranio di Giuseppe Villella, sospetto di brigantaggio e condannato per furto e incendio, morto in carcere nel 1872. Il comitato No Lombroso si batteva da anni per la restituzione, e dalla disputa era nata una causa tra il Comune del Catanzarese e l`Università di Torino (la collezione privata dello studioso è confluita nel museo universitario del capoluogo piemontese). «Non chiediamo la chiusura dell`allestimento – ha dichiarato l`animatore del comitato, Domenico Iannantuoni, al giornalista del Corsera Antonio Carioti –, ma il ritiro dei reperti ossei umani e, dove possibile, la loro restituzione alle comunità di origine delle persone cui appartenevano. L`istituzione torinese non è un museo anatomico, quindi non ha diritto di esporli. Magari li si potrà sostituire con degli appositi calchi in gesso o in plastica». Ora la magistratura ha messo la parola fine al caso: non c`è nessuno motivo in base al quale «il cranio di Villella debba rimanere esposto come esempio di una categoria umana bollata come criminale per natura in base a una teoria errata», scrive il quotidiano di via Solferino nelle pagine culturali. Di conseguenza l`ateneo «deve restituire il cranio per la sepoltura, anche al comune di residenza in vita, in mancanza di eredi che abbiano formulato espressa richiesta».

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